Data: 03/04/2013
Autore: Elena Muzzioli
Paolo Pellacani, Alessandro D’Ancona e Vincenzo Ignarra sono tre referenti del progetto per Protezione Civile, Croce Blu e Agesci: da anni si occupano assieme dell’assistenza ai senzatetto, quindi conoscono bene la realtà di Modena.
«Ad oggi - dice Alessandro – i senzatetto sono una decina di uomini con una età media over 50 cui si aggiungono gruppi di nordafricani distribuiti in zone della città ormai note. Talvolta sono loro stessi a segnalare ai volontari la presenza di “nuovi” senzatetto».
Paolo aggiunge che «Durante un’uscita è fondamentale la presenza di volontari esperti (capisquadra, una decina in tutto) che con professionalità hanno costruito un rapporto di fiducia con i senzatetto nel corso degli anni».
Cosa vi spinge ad occuparvi ancora di questo progetto?
Alessandro: «Per il volontario è bello il rapporto umano che si instaura con queste persone che non hanno nessuna aspettativa, non pretendono nulla: è un accettarsi reciprocamente con tutta l’umanità che ci può stare e basta».
Vincenzo: «Dà molta soddisfazione portare fuori ragazzi giovani che hanno la possibilità di vedere una realtà di cui forse non si ha piena conoscenza».
Paolo: «Ciò che mi riempie di gioia è vedere come le squadre, composte di volontari di diversa estrazione sociale, avvicinano questi spiriti liberi con grande correttezza e rispetto».