Ricerca disperso. L’importanza di “vedere” le tracce.

Come Pollicino

Capita in tutte le stagioni, è una delle attività più impegnative e occorre buona vista.

Data: 13/07/2015

Autore: Andrea Ferrari 

Purtroppo, di tanto in tanto succede.

Sei lì che pensi alle tue cose e ti arriva un sms… Subito immagini che sia il messaggio di un amico ed invece leggi “richiesta disponibilità per ricerca disperso...”.

È accaduto anche domenica 11 maggio 2014: arriva questo messaggio e io mi rendo subito disponibile.

Nel giro di pochi minuti arriva la conferma della mia attivazione per il turno di mattina del giorno seguente: lo zaino è pronto.

Arrivati al Cup di Marzaglia, oltre ai volontari del gruppo Moproc di Modena, apprendo che la squadra è composta anche da un altro volontario di Bastiglia ed altri ragazzi del gruppo comunale di Carpi: prendiamo il mezzo e partiamo verso Pigneto.

Durante il viaggio si discute dell’attività che dobbiamo fare.

Arrivati sul posto notiamo che è già operativo un campo base provvisorio organizzato dalle forze dell’ordine in cui sono presenti anche Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia di Stato, 118, Cinofili, Sommozzatori, insomma un piccolo esercito di persone altamente qualificate con un unico scopo: quello di dare il proprio contributo per la ricerca della persona scomparsa.

Dopo aver parlato con i referenti dei Vigili del Fuoco - che ci hanno dato le informazioni utili per la ricerca - aspettiamo il nostro turno per iniziare le ricerche, che consisteranno nel percorrere a piedi un’ampia zona collinare, alla ricerca di ogni minima traccia utile.

Torniamo alla base solo dopo aver portato a temine quanto ci è stato chiesto di fare e così possiamo fare anche il punto della situazione con gli altri volontari e le forze dell’ordine che ci hanno coordinato.

Essere un volontario di protezione civile può significare dunque confrontarsi anche con esperienze di questo tipo, in cui è vincente ancora una volta il lavoro di gruppo.

Che esperienza è stata per me partecipare a questa ricerca?

Posso dire che è stato veramente interessante e stimolante vedere come decine di uomini donne di diverse associazioni di volontariato assieme alle forze dell’ordine, siano stati in grado di dare un supporto così importante, dando prova di grande impegno e senso civico in nome di un unico obiettivo: quello di portare a termine la missione nel miglior modo possibile, curando nei dettagli ogni minimo aspetto, cercando la massima efficienza ed efficacia, spinti da un senso di altruismo che è il motore principale di ogni volontario.

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