Due chiacchiere con... Elisabetta e Gianluca

Nutrie, ci vuol coraggio

Tra i 17 del team c’è anche una donna Moproc: un bel motivo di orgoglio per i nostri colori!

Data: 26/09/2016

Autore: Marcello Bianchi 

A proposito della nuova squadra, abbiamo intervistato due nutrie Moproc: Elisabetta Apollini, Lady Nutria e Gianluca Ugoletti, il Coordinatore della S.S.F.

Betta, sono poche le donne in un gruppo di P.C. Come ci si sente a essere l’unica donna in un team così specializzato?

La prima donna del team! Un’esperienza che resterà per sempre mia, m’inorgoglisce parecchio e gongolarsi un po’ fa bene!

Gianluca, quando e com’è nata l’idea di un team del genere?

Circa cinque anni fa.

Il progetto non riusciva a decollare, poi grazie al Coordinatore Moproc, ci siamo finalmente riuniti e tutti insieme lo abbiamo creato.

Sono state eseguite numerose prove e verifiche per far in modo che fosse funzionale e sicuro su qualsiasi scenario fossimo andati a operare.

Infine abbiamo proposto ad alcuni volontari di altre associazioni Consulta di farne parte.

Lo scopo di questo team?

Lo scopo principale di questo team è mettere in sicurezza i volontari impegnati in operazioni con rischi legati alla presenza di acqua, evitando situazioni di pericolo a coloro che operano in condizioni difficili e pericolose come il varo di un telo, la preparazione di un soprassoglio arginale, o la posa del pescante di una motopompa.

Sono richieste particolari abilità per far parte della squadra?

Il corso è molto impegnativo: sono chieste competenze e capacità particolari e la partecipazione obbligatoria a un addestramento mensile, pena l’esclusione dal gruppo.

Con queste regole non si vuole limitare la candidatura dei volontari, ma è necessario far capire loro che si deve essere molto preparati tecnicamente.

Betta, hai avuto difficoltà durante l’addestramento? I test da affrontare sono particolarmente duri o, per meglio dire, “maschili”?

Praticare nuoto e avere le basi della speleologia mi è servito a capire più rapidamente le tecniche.

Ci siamo dovuti tutti allenare allo stesso modo e affinarci a 360 gradi.

La difficoltà dei test è asessuata: un nodo fatto bene ti dà tutta la forza che ti serve.

Personalmente ho dovuto lavorare molto sulla sacca da lancio.

Gianluca, tu svolgi un importante ruolo all’interno del Team.

Sono il coordinatore; inoltre mi occupo di formare e addestrare i volontari in manovre tecnico-alpinistiche e all’utilizzo dei D.P.I. come imbraghi, corde e discensori.

Prospettive future delle Nutrie in Consulta?

Prossimamente sarà fatta una selezione per altri candidati e infine sarà svolto un altro corso di formazione per la sicurezza fluviale.

Betta, il tuo esempio sarà sicuramente da stimolo a tutto il gentil sesso che vuole avvicinarsi alle “Nutrie”.

Secondo te, perché una donna dovrebbe farne parte?

Perché non dovrebbe?

Le donne ci vogliono sempre.

Deve sicuramente essere di stimolo, altrimenti, essere stata la prima donna a cosa è servito?

Poi mi serve una complice per tenere ‘in riga’ tutte queste Nutrie.

 

Chi è Lady Nutria

Al secolo Elisabetta Apollini, 39 anni, impiegata nel settore ceramico, pratica escursionismo, bicicletta in tutte le sue sfaccettature, nuoto, adora il cinema, i fumetti e la buona tavola.

Inoltre ha una profonda passione per la Prima Guerra Mondiale, la Slovenia e il… metal detector.

In Moproc dal 2012, riveste il ruolo di Tutor per le nuove leve di volontari.

 

Chi è Gianluca Ugoletti

45 anni, sposato con due figli, manutentore elettro-meccanico.

Amante della montagna, nella sua lunga “carriera” di volontario è stato nel Soccorso Alpino fin dal 1992, ha svolto costantemente corsi e aggiornamenti fino a diventare tecnico di Soccorso Aereo e Tecnico di Elisoccorso, quindi istruttore di Elisoccorso presso la base di Pavullo e Capostazione per due mandati, sempre nella base frignanese.

Ritiratosi dal C.N.S.A.S. nel 2008, vanta un periodo di dieci anni di volontariato in Croce Verde come soccorritore e autista in auto medica.

Hobbies: fotografia, alpinismo, sci.

È con noi dal giugno 2014 e per lui è stato amore a prima vista tanto che dice che in tanti anni di volontariato non gli era mai capitato di vedere un Gruppo così preparato e unito come il nostro.

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