PAURA - Proprio la poca profondità del sisma ha però fatto sì che la scossa fosse sentita distintamente non solo nei paesi limitrofi ma anche a Bologna e Firenze e nelle province di Modena, Imola, Pistoia e Prato. Nella zona dell'epicentro, dove si è recato il presidente della regione toscana Claudio Martini per verificare di persona la situazione, la gente si è riversata in massa nelle strade per la paura di eventuali crolli e molte famiglie sono salite in auto e si sono allontanate dalle proprie abitazioni. Secondo gli abitanti sono state diverse le scosse nel corso della serata e la più forte, quella delle 22.04, ha fatto cadere libri e suppellettili da armadi e mensole, anche se non ha creato problemi più seri. Anche a Prato diversi cittadini sono scesi in strada, intasando i centralini di vigili del fuoco e vigili urbani, così come ad Agliana e Quarrata, due centri in provincia di Pistoia da dove sarebbero arrivate la maggior parte delle segnalazioni. Anche in questo caso non si registrerebbero danni, sottolinea in una nota la sala operativa della protezione Civile di Firenze che invita alla calma. Nessun problema anche in Emilia Romagna, dove decine di telefonate sono arrivate alle centrali operative dei vigili del fuoco da Bologna, ma anche da vari comuni della collina e dell'Appennino - da Pianoro a Monzuno, da San Benedetto Val di Sambro a Castiglione dei Pepoli - dove diverse persone, preoccupate, sono scese in strada. Nessuna però, per chiedere un intervento. «Dai primi riscontri - ha detto il dirigente della protezione civile dell'Emilia Romagna, Demetrio Egidi - non abbiamo segnalazioni di danni».