Terremoto disastroso: in Romagna si preparano

Terremoto disastroso: in Romagna si preparano
Sarà una delle più grandi simulazioni. Coinvolti 13 comuni e migliaia di cittadini. Epicentro tra Bagno di Romagna e S.Sofia. Oltre duemila senza tetto e 17 vittime: saranno impegnati 500 uomini della Protezione civile.
FORLI' (7 ott. 2003) - Un terremoto dell'8°/9° grado della scala Mercalli con epicentro tra i comuni di Bagno di Romagna e Santa Sofia. Con tanto di crolli, 37 in tutta la provincia di Forlì e Cesena, senzatetto, oltre duemila, vittime, diciassette, e feriti, una cinquantina.
Per fotografare tempi di attivazioni, funzionalità e modelli di intervento in caso di evento sismico, il Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri ha fatto le cose in grande. Sabato e domenica in tredici comuni del comprensorio va in scena «Forlivese 2003», esercitazione nazionale di protezione civile che coinvolgerà tutta la popolazione della zona.
Gli allarmi scatteranno nelle prime ore della mattinata di sabato, con interruzione dell'energia elettrica per le prime due ore e delle linee telefoniche per la prima da e per i comuni dell'epicentro.
Si tratterà, è bene ricordarlo, solo di una simulazione. Eventuali e prevedibili disagi per la popolazione andranno messi in conto alla voce «prevenzione». Lo sottolinea il sindaco di Santa Sofia Luciano Neri: «Si tratta di un'esperienza importantissima per la nostra comunità, soprattutto in relazione ai terribili eventi del 26 gennaio scorso. Ci sarà molta confusione, ma avremo sicuramente molto da imparare. Si tratta, visto il dispiegamento di mezzi, di occasioni pressochè uniche».
Partecipano infatti all'organizzazione anche il Ministero dell'Interno, l'amministrazione provinciale, la regione Emilia Romagna e i tredici comuni del comprensorio interessati. Si mobiliteranno cinquecento uomini della protezione civile, nove squadre operative dei vigili del fuoco (36 mezzi in totale), quaranta veicoli delle associazioni di volontariato, oltre a tutte le forze dell'ordine e ai rinforzi dalle altre tre regioni attivate dall'allarme: Toscana, Umbria e Marche.
L'esercitazione si concluderà domenica alle 14 circa; poi sarà il momento delle verifiche: i soggetti istituzionali interessati dovranno verificare tempi di intervento, velocità delle comunicazioni, problematiche inattese.

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