Firenze con gli "angeli del fango" ricorda l'alluvione di quarant'anni fa

Data: 04/11/2006
Fonte: Varie
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FIRENZE (2 nov. 2006) - Abbracci, occhi lucidi e tanta commozione: Palazzo Vecchio ha accolto oggi con grande emozione gli "angeli del fango", i volontari ritornati a Firenze da tutto il mondo, a 40 anni esatti dall'alluvione che il 4 novembre del 1966 sommerse la città toscana. Sono più di duemila, arrivati dall'Italia e dall'estero.

Alla cerimonia di Palazzo Vecchio, il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, ha ricordato l'impegno dei tantissimi che aiutarono la città in quella tragica circostanza. Ed ha portato un impegno concreto: sette milioni di euro stanziati per la messa in sicurezza dell'Arno il cui protocollo è stato firmato oggi dal ministro all'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, e dallo stesso presidente.

Loro, gli "angeli del fango", erano ancora emozionati: "Ministro, io sono quello che portò via il Cristo di Cimabue da Santa Croce. Se va ai Georgofili vede la mia faccia": così uno di loro si è rivolto al vice premier Francesco Rutelli presente a Firenze per la cerimonia. "Sono orgoglioso di lei e di voi tutti", ha risposto Rutelli.

Tutta la città ha festeggiato: migliaia di persone si sono radunate in Piazza della Signoria. Decine di Gonfaloni dei Comuni toscani hanno sfilato in piazza dove si sono radunati centinaia di vigili del fuoco in servizio e tanti ex pompieri che per oltre un mese, quaranta anni fa, fecero di tutto per aiutare la popolazione fiorentina.

Un grande tricolore con lo stemma dei vigili del fuoco è stato calato dalla torre di Arnolfo, a Palazzo Vecchio, mentre sulla facciata di Palazzo della Signoria campeggiava la bandiera di Firenze, con il giglio. Su un maxischermo, le immagini del 1966 e quelle in diretta dalla cerimonia nel Salone del Cinquecento. E gli sbandieratori del comune si sono esibiti per il pubblico.

"E' stato un dramma che colpì la Toscana, l'Italia e il mondo intero. Lacerò la città di Firenze - ha ricordato il sottosegretario al ministero dell'Interno Ettore Rosato- ma vide tante persone lavorare con passione e coraggio per la ricostruzione di Firenze. La città e il nostro paese sono grati a voi", ha detto Rosato dando il benvenuto ufficiale ai vigili degli fuoco e agli 'angeli del fango'.

Loro, gli "angeli", 40 anni fa accorsero da tutto il mondo, volontari, per portare soccorso. Sono stati rintracciati attraverso internet - grazie al sito bilingue www.angelidelfango.it - televisioni, radio e giornali di diversi Paesi del mondo. All'appello hanno risposto in diecimila tra italiani e stranieri.

"Vogliamo ringraziare tutti coloro che dimostrarono solidarietà concreta arrivando da ogni parte del mondo, salvando non solo le città invase da fango e melma, ma un patrimonio culturale inestimabile - ha detto Riccardo Nencini, presidente del Consiglio Regionale -. Quegli angeli del fango e quei tantissimi giovani fiorentini che reagirono al dramma, sono la storia e la memoria di un tragico evento che è parte della nostra identità".

Gli "angeli" italiani a Firenze sono arrivati da Toscana, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sardegna, Sicilia. Quelli stranieri da Francia, Svizzera, Belgio, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Stati Uniti d'America, Australia.

Oltre ad un piccolo badile, come ricordo, hanno ricevuto uno zainetto-kit che contiene un badge disegnato da Sergio Staino valido come tessera per i bus cittadini e delle linee turistiche, un carnet di sconti per taxi, ristoranti, alberghi, l'ingresso gratuito nei musei del Polo museale fiorentino, dell'Opificio delle pietre dure e per le gallerie e dei musei comunali.

Al suo interno anche alcuni dei volumi ristampati per l'anniversario come "Angeli del fango. La meglio gioventù nella Firenze dell'alluvione" di Erasmo D'Angelis, il "Dizionario dell'Arno" di Giovanni Menduni e il libro di Sandro Bennucci "L'Arno che verrà" il cui filo logico si concretizza in un monito: se non si realizzerà il progetto di messa in sicurezza dell'Arno, la tragedia di 40 anni fa potrebbe ripetersi.
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