In Appennino caduti 50mm di acqua

REGGIO EMILIA - Un vero e proprio temporale con tanto di tuoni, quello di ieri lunedì 4 febbraio. Un po' fuori stagione e sicuramente non molto consueto. "In Appennino in poche ore sono caduti più della metà dei mm di pioggia che, mediamente nel mese di febbraio".
Oltre cinquanta milioni di metri cubi d'acqua caduti sul territorio provinciale nel pomeriggio e nella notte passata. In parte assorbiti dal sottosuolo e in parte, in queste ore e nelle prossime, in viaggio verso Po.
"Ma è tutto sottocontrollo", spiegano ai Consorzi di Bonifica Bentivoglio Enza e Parmigiana Moglia Secchia, gli enti deputati a presiedere - col loro personale e i loro impianti - al corretto smaltimento delle acque sino a Po, nel bacino idrografico di Enza e Secchia.

I numeri della violenta pioggia
Una precipitazione molto intensa e concentrata nell'arco di 3-5 ore. "E' il motivo per il quale il terreno non assorbe molto l'acqua - spiega Devis Bedini, responsabile tecnico scientifico della stazione meteorologica di Febbio e Castelnovo Monti -. Ma la piovosità di ieri è stata notevolmente mitigata dal fatto che sopra i 900 metri la pioggia si è trasformata in neve".

Un temporale fuori stagione? Come è nato?
"Insolito, ma già accaduto altre volte del decennio. Il temporale è nato nella zona della Garfagnana, tra le province di Carrara e Lucca e ha avuto contributo dalla zona di Sarzana. Non ha causato piogge regolari in tutte le zone dell'Appennino, è risalito dal versante tosco ligure e ha colpito in modo particolare la zona occidentale dell'Appennino. Tra passo Pradarena e Ozola, la più colpita, abbiamo avuto massimi di piovosità con poco più di 50 mm a Ospitaletto, la maggior parte concentrati tra le 15.30 e le 21. In un'ora sono caduti anche 12-13 litri a metro quadro. A Civago quasi 60 mm di pioggia, con punte di 20 litri di acqua in un'ora. Sull'Enza, al lago Ballano, abbiamo registrato 47 mm di pioggia con 15-16 litri orari. La precipitazione media in Appennino Reggiano è stata di 35 - 40 mm in media (35 nel Parmense). Questo per quanto riguarda il Secchia".

Un record?
"No, un fenomeno insolito ma non impossibile. Notoriamente febbraio è tra i mesi meno piovosi, ma registriamo tra gli 80 e i 100 mm di pioggia: in Appennino ne sono già piovuti più della metà in poche ore. In pianura è piovuto molto meno, con una media inferiore ai 25 mm".

Il lavoro delle bonifiche
In pianura, sono più di 1800 i canali di scolo che presiedono al corretto smaltimento delle acque. In più, cinque sono gli impianti di sollevamento per lo scolo delle acque tra Bentivoglio Enza e Parmigiana Moglia Secchia.
"In pianura - spiegano Paola Zanetti, dirigente d'area, responsabile del servizio di piena della Parmigiana Moglia Secchia e Raffaele Monica, direttore dell'area tecnica ambientale della Bentivoglio Enza - la piovosità è stata ridotta, così come rilevato dai nostri pluviometri, e non si è reso necessario attivare la procedura di allerta. Sul Secchia in queste ore non si è raggiunto il livello di guardia, così come indicato dai rilevatori di Ponte Alto, tra Rubiera e Modena, mentre a Cerezzola, sull'Enza, si è avuto un livello del fiume definito ‘morbida' (la punta è stata toccata alle 3.30 di notte), per cui non si è reso necessario chiudere la derivazione del Canale d'Enza. Continuiamo però a monitorare e vigilare sull'evolvere della situazione e sulla discesa dell'acqua a valle, pronti ad attivarci nel caso ce ne fosse bisogno".
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