A tavola con i “senza dimora”

Un centinaio di persone a cena nella tensostruttura della Protezione Civile

“Mamma mia, così bagnate dalla pioggia queste foto fanno ancora più riflettere”.

Tanti i modenesi che lo scorso sabato hanno donato coperte per i senza dimora all'interno dell'iniziativa proposta dalle associazioni Porta Aperta, Avvocato di Strada, IntegriaMO, Croce Blu, City Angels, Croce Rossa, CSI Modena Volontariato, Protezione Civile nell'ambito di Màt.

Appositamente allestita sotto un gazebo scoperto, senza tetto, l'esposizione di fotografie di Luigi Ottani in Piazza XX Settembre sulla condizione dei senza dimora a Modena ha richiamato l'attenzione dei cittadini che donando le coperte hanno potuto vedere da vicino le persone a cui verranno destinate.

Sulla musica di Lalo Cibelli che ha animato la serata, sono state quasi un centinaio le persone senza dimora che sabato hanno cenato sotto la tensostruttura della Protezione Civile, insieme ai volontari cui l'assessore Giuliana Urbelli ha portato il proprio saluto.

Da diversi anni, in concomitanza con la Giornata Internazionale di lotta alla Miseria, si tiene in Italia la "Notte dei Senza Dimora". Questa iniziativa ha come scopo quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla situazione delle persone senza dimora" hanno commentato le associazioni promotrici”.

Di seguito le testimonianze tratte da "Argini Margini", libro su Porta Aperta raccontata attraverso le fotografie di Luigi Ottani e i testi di Laura Solieri che uscirà nelle prossime settimane.

“Ho perso il lavoro e la camera, vado a dormire in stazione e mentre dormo mi rubano tutto, compreso la carta di soggiorno. In questura mi chiedono dei soldi per averne una copia e io non li ho, non riesco a rifare la carta, non posso così dimostrare di essere regolarmente in Italia e quindi non posso lavorare. Essendo detentore di carta di soggiorno non posso però essere cacciato. Potrei andare a rubare per recuperare i soldi che mi servono ma se mi prendono, mi tolgono la carta”.

Ecco una seconda testimonianza: “Sono una persona seria, sul lavoro sono uno serio, mi piacciono le persone serie". Aamir lavora a Fiorano. Parte alle due di notte in bicicletta da Porta Aperta per attaccare alle quattro. "Ho trovato lavoro da poco, ho dormito al Parco Ferrari per un po', adesso sono ospite al dormitorio, non ho soldi per una stanza, figurarsi per una macchina. Quando rientro da lavoro vorrei solo dormire, stare in pace ma qui siamo in tanti, c'è casino, sempre meglio che al parco ma quando si è in molti non è facile, soprattutto dopo un giornata fuori a spaccarti la schiena”.

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