Partita della Stella, la solidarietà scende in campo

Il 30 dicembre al Palasport di Modena alle 20.45 campioni del calcio, del volley e del rugby, giornalisti e rapper della Nazionale cantanti per il Caritas Baby Hospital

Il 30 dicembre al Palasport di Modena alle 20.45 campioni del calcio, del volley e del rugby, giornalisti e rapper della Nazionale cantanti per il Caritas Baby Hospital

Arriva a Modena la terza edizione della Partita della Stella, che si svolgerà al Palasport di viale dello Sport mercoledì 30 dicembre a partire dalle 20.45. A scendere in campo sarà ancora una volta la solidarietà. Infatti, durante la serata con ingresso a offerta libera, si raccoglieranno fondi per il Caritas Baby Hospital di Betlemme, unico ospedale pediatrico della Cisgiordania.

Saranno quattro le squadre che si sfideranno in un torneo di calcetto: Sky Sport 24- Rock No War; Amici del Bovo; Nazionale Italiana Cantanti Hip Hop; Galvani Team.

Già tanti i nomi confermati, anche se le squadre saranno decise nei prossimi giorni. Hanno annunciato la loro partecipazione Emanuele Giaccherini, centrocampista del Bologna appena tornato in Nazionale; i campioni del mondo Luca Toni, Gianluca Zambrotta, Simone Barone e Vincenzo Iaquinta; Marco Borriello, centravanti del Carpi e Davide Biondini centrocampista del Sassuolo; Riccardo Nardini, centrocampista del Modena.

Ci saranno anche il club manager del Bologna Marco Di Vaio, l'allenatore del Sassuolo Eusebio Di Francesco, l'allenatore di Dhl Modena Volley Angelo Lorenzetti e l'allenatore del Carpi Fabrizio Castori. E, ancora, i grandi del volley come Stefano Recine, Lorenzo Segre, Alessandro Guazzaloca, Franco Bertoli e Luca Cantagalli. Saranno presenti, inoltre, Francesco Messori, capitano della Nazionale Italiana Amputati e, per il Modena Rugby, Luigi Faraone, Davide Utini, Alberto Orlandi e Eugene Lamptey.

Per la “Nazionale Cantanti” ci sarà una formazione inedita. Da tre anni la Nazionale Italiana Cantanti (Nic) aiuta l'ospedale di Betlemme, e a Modena la novità sarà la Nic Hip Hop che è la parte più "young" della Nazionale che ha alle proprie spalle 35 anni di solidarietà ed oltre 100 milioni di euro di donazioni.

Nella selezione giocano giovani rapper come Moreno, Shade, Roofio dei Two Fingers, Marco Filadelfia, Rocco Hunt, Clementino e il giovane cantautore empolese Andrea Maestrelli, capitanati dal produttore e interprete Emiliano Pepe.

 

Due semifinali e due finali di calcio a 5. Ai protagonisti prodotti tipici. Tanti patrocini e sponsor. Alcuni danno anche gadget e buoni a chi fa offerte per l’ospedale dei bimbi

La sera del 30 dicembre dalle 20.45, per la Partita della Stella” al Palasport di Modena, si disputeranno due semifinali e due finali, dirette da arbitri della serie A di calcio a 5. Tutte le partite si svolgono in due tempi da 7 minuti che, in caso di parità, si risolveranno ai calci di rigore. Ai vincitori la “gloria”, il divertimento e la soddisfazione di aver partecipato. Per tutti quelli che scendono in campo o in panchina prodotti tipici locali, come Aceto balsamico di Modena e Parmigiano Reggiano. Le squadre saranno capitanate dai campioni in attività, distribuiti per sorteggio per creare un equilibrio agonistico che favorisca lo spettacolo sul campo.

Organizzata dal Comune di Modena con “Rock No War” e “Un ponte verso Betlemme”, la Partita della Stella ha il patrocinio della Figc (Federazione italiana gioco calcio), dell’Aic (Associazione italiana calciatori), dell’Aia (Associazione italiana arbitri), del Coni e degli enti di promozione sportiva Uisp, Csi e Aics.

Tanti anche gli sponsor, fondamentali con le loro donazioni a raggiungere ogni anno ottimi risultati. Tra questi Assomusica, Piacere Modena, Conad, Aceto Balsamico del Duca, Panini, Banca Popolare dell'Emilia Romagna, EmilBanca, Gep Informatica, Caseificio 4 Madonne, Crm, Errea Play Modena, Gruppo Assimoco, Galvani, Euronastri, Confcooperative, Modena Volley.

A condurre la serata saranno Pierluigi Senatore di Radio Bruno, Alessandro Iori di Trc e Gigi Zini per la Nazionale Cantanti.

Tutti impegnati in un'iniziativa che vuole divertire e coinvolgere tante persone per aiutare il Caritas Baby Hospital di Betlemme, l’ospedale a ridosso del muro che separa Betlemme da Gerusalemme, che ogni giorno dal 1952 offre cure mediche e assistenza ai bambini, prime vittime delle conseguenze del conflitto israelo - palestinese.

Per ogni offerta devoluta nella serata della “Partita della Stella”, i donatori riceveranno subito, offerti da partner e sponsor dell’iniziativa, alcuni gadget tra i quali buoni spesa Conad da 5 o 10 euro a seconda dell'offerta e il nuovo Album di figurine dei Calciatori della Panini.

È possibile fare donazioni per il Caritas Baby Hospital di Betlemme anche prima e dopo la “Partita della Stella”: conto corrente “Rock No War - Un ponte verso Betlemme” Banca Interprovinciale filiale di Formigine (Mo) codice IBAN: IT82 G03395 66780 CC 0020005775 - causale “Un ponte verso Betlemme”.

Anche quest'anno ci sarà l'asta delle maglie da gioco dei campioni, alla quale si potrà partecipare fino al 10 gennaio. Proprio in questi giorni si stanno raccogliendo le maglie dai vari club di serie A e B. L'asta si svolgerà in collaborazione con Radio Bruno.

 

Suor Donatella invita a partecipare e fare offerte per l’unico ospedale pediatrico della Cisgiordania. Ci lavorano in 228, dispongono di 82 posti letto, fanno 40mila visite l’anno

Il Caritas Baby Hospital di Betlemme - a cui andranno le offerte raccolte con la “Partita della Stella” del 30 dicembre al Palasport di Modena - è l'unico ospedale pediatrico della Cisgiordania. In questa struttura lavorano 228 persone musulmane e cristiane e vengono accolti e curati bambini senza distinzione né di razza né di religione. Il Caritas, che conta 40mila visite ogni anno e 82 posti letto, ospita e cura bambini per la maggior parte colpiti da malattie gastrointestinali, dovute all’acqua non potabile nei campi profughi, cardio-respiratorie, conseguenza della mancanza di riscaldamento nei mesi invernali e malformazioni, sempre più frequenti a causa dell’unione in matrimonio di primi cugini. Dal 1952 questo luogo, situato a pochi passi dal muro che Israele ha costruito per dividersi dai territori palestinesi, ha salvato la vita di migliaia di bambini, che non avrebbero altro posto in cui essere curati in una situazione di continua difficoltà a causa del muro di cemento alto 9 metri e ormai lungo più di mille chilometri, dove al check point devono fermarsi anche le ambulanze.

L’ospedale, che vive unicamente di donazioni e non riceve alcun contributo pubblico, oggi conta due reparti pediatrici, uno per neonati e prematuri, predisposto per cure intensive, un asilo infantile, un ambulatorio ecografico, una scuola per infermiere e una per le madri che usufruiscono anche di piccoli alloggi per poter stare accanto ai loro figli. Dall'8 ottobre 2014 c’è anche una sala giochi, grazie a un progetto nato nel 2011 che l'anno scorso si è concretizzato, con l’inaugurazione della struttura realizzata interamente grazie alle offerte provenienti dall’Italia e da Modena, che da anni raccoglie fondi a favore di questa causa.

Tante infatti le iniziative organizzate in questi anni, che hanno permesso di raccogliere circa 60 mila euro, consegnati a suor Donatella Lessio, responsabile della formazione e colonna portante dell’ospedale, che da anni porta avanti quella che lei definisce “un’Intifada pacifica con il padre eterno”.

Alcuni modenesi hanno conosciuto questa realtà in occasione della prima edizione della Maratona della Pace Betlemme – Gerusalemme: una gara non competitiva ma altamente simbolica nata per unire, attraverso lo sport, due città simbolo, oggi divise da un muro che continua ad essere costruito. Un incontro significativo e toccante, durante il quale hanno potuto toccare con mano l’importanza del lavoro portato avanti dalle suore benedettine di Padova che gestiscono l’ospedale, e il loro quotidiano impegno per questi bambini. Da quell’incontro ogni anno la delegazione modenese, con il progetto “Un Ponte verso Betlemme”, porta all’ospedale i fondi ricavati da varie iniziative organizzate sul territorio. Nel 2008 e nel 2009 grazie al progetto “Seguendo la Stella”, un’asta di presepi artigianali, sono stati donati all’ospedale rispettivamente 4mila e 7.200 euro. Nel 2010, poi, con una sottoscrizione interna a premi organizzata dalla società Maritain di Modena sono stati raccolti altri 2.500 euro. A queste iniziative sono seguite due aste di beneficenza. La prima, che si è svolta il 19 dicembre 2010 all’ex cinema Principe di Modena, ha potuto contare sulla presenza di trenta artisti modenesi che donando le loro opere hanno permesso di raccogliere 10.400 euro. L’evento è stato replicato l’anno seguente, il 27 novembre 2011 al Caffè Concerto, dove sono stati raccolti 17.500 euro. Questi soldi sono stati utilizzati per l’acquisto di un apparecchio radiologico portatile. A questa somma vanno aggiunti i proventi della vendita del libro fotografico "Nato a Betlemme" di Valentina Lanzilli e Luigi Ottani, che racconta le storie di chi ogni giorno vive sulle propria pelle le conseguenze del conflitto israeliano-palestinese. Nel maggio del 2013 un assegno da 19mila euro è stato consegnato a suor Donatella Lessio da monsignor Antonio Lanfranchi, arcivescovo – abate di Modena e Nonantola. Nello stesso anno si è pensato a un evento che unisse lo sport alla solidarietà e nacque la Partita della Stella: un quadrangolare di calcetto vecchie e nuove glorie del calcio. Nella prima edizione sono stati raccolti 17 mila euro, mentre nell'edizione 2014 si è arrivati a quota 19.500. Quest'anno si punta a superare tutti i record.

 

Al Palasport convocati per un riconoscimento pubblico anche i circa 130 sportivi che hanno ottenuto titoli nazionali e internazionali nella stagione 2014-2015

Alla Partita della Stella saranno invitati anche i circa 130 atleti modenesi che nella stagione 2014-2015 hanno raggiunto risultati di eccellenza ottenendo titoli nazionali e internazionali. Tante le discipline rappresentate: dall’atletica al nuoto, dalle arti marziali alla ginnastica artistica, dagli sport di squadra come il calcio, la pallavolo, il rugby al pattinaggio a rotelle al tennis e all’automobilismo. Ma una buona rappresentanza hanno anche gli sport meno comuni come il tiro con l’arco, la canoa, la pallanuoto, il pattinaggio in linea, il sollevamento pesi, lo sci con atleti disabili.

“Per il secondo anno sfruttiamo la vetrina della Partita della Stella per dire grazie agli atleti, ai tecnici e alle società modenesi che si sono distinti nelle tante discipline sportive che a Modena sono un’eccellenza”, commenta Giulio Guerzoni, assessore allo Sport del Comune di Modena che aggiunge: “Sono risultati che ci rendono orgogliosi perché testimoniano una quotidianità fatta di impegno e sacrifici con tanti giovani sportivi nati e cresciuti nella nostra città”.

Tutti gli atleti medagliati che saranno presenti alla Partita della Stella, riceveranno un riconoscimento e festeggeranno insieme anche con una foto di gruppo e una presentazione al pubblico. L’elenco di tutti gli atleti, con l’indicazione della specialità, del titolo ottenuto e della squadra di appartenenza è disponibile sul sito (http://comune.modena.it/sport/news/i-campioni-dello-sport-modenese-2014-2015).

 

Dal Caritas Baby Hospital il grazie e l’incoraggiamento della responsabile formazione

“Grazie agli sportivi, ai calciatori che, come sono solita dire, mettono gambe e soprattutto il cuore e anche la ‘faccia’ per un’iniziativa così nobile. Grazie a quanti, seduti sugli spalti, divertendosi, ne sono convinta, abbracceranno questa causa. Grazie di cuore a nome mio e a nome dell’intero staff del Caritas Baby Hospital, nonché dei piccoli pazienti che beneficeranno della vostra tenerezza. Dio benedica voi e le vostre famiglie. Un abbraccio”.

In occasione della “Partita della Stella” del 30 dicembre al Palasport di Modena, suor Donatella Lessio - responsabile formazione e colonna portante del Caritas Baby Hospital di Betlemme, destinatario delle offerte che si raccoglieranno - ha fatto pervenire un messaggio agli organizzatori e a tutti coloro che parteciperanno. “In certi momenti della storia e della vita di una società – scrive suor Donatella - alcuni gesti o segni, fatti da singoli cittadini, Istituzioni e Organizzazioni, hanno una valenza più pregnante, perché il gesto va nella direzione opposta a dove la maggioranza della gente sta andando. Il segno è giusto un’inversione a U che può cambiare la vita della persona e piano piano della società stessa. Per me la Partita della Stella 2015 è proprio questo giro di boa che dice chiaramente come solo i segni sanno fare, dice la capacità e la possibilità di amore, tenerezza, solidarietà dell’essere umano, di ogni essere umano, senza nessuna differenza.

In questo periodo sembra che la categorizzazione delle persone sia di moda prosegue suor Donatella - anzi che sia un diritto da salvaguardare. Bene, voi, con questa iniziativa stupenda che coinvolge in modo particolare lo sport, state mostrando a tutti che l'umanità è fatta di individui che hanno gli stessi diritti e doveri e non solo, dite anche che gli individui più poveri, meno rispettati, più sofferenti sono quelli che bisogna abbracciare, aiutare, riconoscere. Dite inoltre che ogni cittadino, come lo siete voi, può gettare semi di positività, può far risplendere la luce nelle tenebre, può modificare un pensiero negativo imperante, può tutto questo se lo vuole e voi ci dimostrate che lo state volendo con tutti voi stessi. Grazie di cuore per questo vostro potente messaggio. Grazie – conclude suor Donatella - a tutti gli organizzatori che testardamente continuano a credere in questo evento della Partita della Stella, quella che ha guidato i Magi e i pastori alla grotta di Betlemme”.

 

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