L’articolo - Pubblicato su “EmergenzaResilienza”

Improvvisare!

Riportiamo il pezzo redatto dal nostro Matteo Berselli che parla della sua esperienza a Montegallo

Data: 11/11/2016

Autore: Matteo Berselli 

“Appena mi hanno confermato la partenza per Montegallo ho sentito alcuni amici che ricoprivano il mio stesso ruolo presso il campo di Uscerno.

La frase con cui hanno iniziato la spiegazione del campo è stata “Hai presente il campo perfetto tipo campo da calcio o parcheggio... ecco... qui è il contrario...”.

Tutti i volontari sognano di poter operare in un posto comodo con ampi spazi e con mezzi infiniti ma come tutti sanno le emergenze non sono mai come si spera e quindi ci si trova quasi sempre: risaie, scuole o velodromi in mezzo al campo o una segheria con qualche piccolo spiazzo intorno.

A quel punto tutti i volontari hanno una sola opzione: cercare di improvvisare per costruire un campo accogliente in un luogo abbastanza inadatto.

Il termine Improvvisare in Protezione Civile va però contestualizzato.

Non è l’improvvisazione del jazzista che magari non riesce a leggere gli spartiti, è un’improvvisazione efficace che necessita di 2 componenti: un’ottima squadra e una formazione continua.

Nel turno di fine Agosto abbiamo avuto entrambe.

Nonostante il luogo che imponeva una logistica complessa (ricordiamo il mitico noce in mezzo alla tensostruttura adibita a mensa) e le difficoltà di approvvigionamento si è riusciti negli intenti di inizi settimana.

Le squadre sono state ottime: le 2 segreterie di Modena e Gev che hanno risistemato i dati di entrambi i campi, le cucine di Parma, Reggio-Emilia ed Ana che sono riuscite a farci mangiare ottimo cibo nonostante le difficoltà, ed infine le squadre logistiche Gev (che hanno montato la mitica tensostruttura), Reggio-Emilia (che ha gestito il campo di Balzo), Ana (che si è occupata in particolare degli impianti e del montaggio cucina), Modena (la squadra 81 che ha lavorato per mettere in sicurezza il campo di Uscerno).

Tutte queste squadre erano efficaci proprio grazie alla loro formazione in tempo di pace.

Essere formati gli ha permesso di rispondere sempre in maniera adeguata e automatica a tutte le problematiche che comparivano.

Ultimo ingrediente per improvvisare è aver avuto il supporto di due funzionari che ci hanno saputo guidare e supportare.

P.S. La cosa più sconvolgente è stata vedere collaborare nei due campi parmensi, reggiani, modenesi e bolognesi senza sentire nessuna battuta campanilistica!”

Racconto pubblicato sul sito EmergenzaResilienza (www.emergenzaresilienza.wordpress.com), progetto di Giada Stefani su Protezione Civile e dintorni. All’interno del sito è possibile compilare un questionario, rivolto ai volontari di Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna, le cui informazioni saranno raccolte e analizzate solamente in forma aggregata ed i risultati così ottenuti saranno utilizzati per la redazione di una tesi di laurea magistrale sullo studio delle “Comunità resilienti”.

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