L'inverno si avvicina...

Data: 03/12/2022

Autore: Daniele Montorsi 

In questi ultimi giorni, le temperature che precipitano nel corso della notte e le prime nevi che già imbiancano le nostre montagne, ci fanno pensare che l’inverno si stia avvicinando in maniera più decisa rispetto agli ultimi due anni caratterizzati, tutto sommato, da una maggiore mitezza. Il Comune ha già predisposto il Piano Neve 2022/23, documento per affrontare e mitigare eventuali rischi e disagi legati ad abbondanti nevicate; piano al quale il nostro gruppo, da sempre, ha dato un importante contributo operativo.

Ma nello specifico, quali sono le varie e diverse attività che potremmo essere chiamati a svolgere?

Prima di tutto, un'attività di supporto alla Polizia Locale, per il controllo della viabilità e più in generale del territorio comunale sul quale, forti nevicate e/o gelicidio, possono causare diverse criticità. Non siamo chiamati a “dirigere il traffico”, ma a segnalare le situazioni di emergenza e pericolo che riscontriamo (alberi abbattuti, macchine bloccate dalla neve, ecc.).

In secondo luogo, possiamo essere richiesti per un’attività di assistenza ad automobilisti bloccati in autostrada per incidenti causati dal fondo ghiacciato o ad autisti dei mezzi pesanti che, quando l’autostrada viene chiusa al traffico, sono fatti uscire e dirottati nei vasti parcheggi che circondano i grandi centri commerciali alla periferia della nostra città. Attività questa, che svolgiamo attraverso la distribuzione di bevande calde e biscotti e la richiesta di intervento sanitario, là dove ce ne fosse bisogno.

Lo sgombero da marciapiedi e strade, di rami caduti o alberi lesionati dalla neve accumulatasi, è un’altra attività delicata e potenzialmente pericolosa, che solo alcuni nostri volontari, abilitati da uno specifico corso sull'utilizzo delle motoseghe, possono essere chiamati a svolgere, a supporto dei Vigili del Fuoco.

Come già successo in passato, possiamo essere coinvolti anche nell’approntamento di punti di accoglienza per le persone senza fissa dimora sia attraverso l’allestimento logistico (trasporto e montaggio delle brandine e fornitura di coperte), sia nel presidio notturno dei locali e nella distribuzione della colazione al mattino.

Infine, potremmo essere chiamati a collaborare alla spalatura della neve, anche se in realtà, appare come una possibilità remota che nella storia del nostro gruppo si è verificata una sola volta, anni fa, per aprire la “rotta” davanti gli ingressi delle nostre scuole comunali.

È bene sottolineare che tutte queste attività, pur così diverse tra di loro, hanno però due elementi comuni: sono tutte molto delicate oltre che impegnative dal punto di vista psico-fisico.

Delicate” perché svolte su scenari complicati: operiamo infatti in mezzo alla strada, con traffico che pur rallentato è sempre pericoloso a causa della scarsa visibilità, del fondo innevato e spesso anche ghiacciato, della presenza di macchine bloccate, rami caduti, accumuli di neve e più in generale di tante altre situazioni che richiedono a ciascun singolo volontario sul campo, un personale supplemento di attenzione e alla squadra, una migliore capacità di coordinarsi e di auto-proteggersi.

Impegnative” perché operare al freddo per tempi prolungati, comporta un dispendio di energie non indifferente. È dunque necessaria la piena consapevolezza delle proprie personali condizioni di salute e una particolare attenzione al proprio abbigliamento per coniugare la necessità di “mantenersi caldi” a quella di non intralciare la propria azione.

Senza trascurare il fatto che, rapportarci con persone che, come gli autisti bloccati dalla neve o i senza fissa dimora, stanno vivendo situazioni di particolare fragilità, richiede attenzione, predisposizione all’ascolto, capacità di sdrammatizzare e rassicurare: tutte caratteristiche che rappresentano il senso più profondo del nostro essere volontari di Protezione Civile.

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