La Ricerca Dispersi in Protezione Civile

Data: 06/02/2023

Autore: Daniele Montorsi 

La ricerca dispersi é certamente una di quelle attività che meglio incarna lo spirito più profondo della Protezione Civile ma, come ci ricordavano Gianluca Ugoletti e Marco Rubbiani mercoledì scorso, è anche una delle più impegnative, faticose e complicate.
Perché mobilita un gran numero di soggetti (istituzionali come le Forze dell'Ordine, i Vigili del Fuoco, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico o provenienti dal volontariato) che necessariamente devono coordinarsi perfettamente tra loro; perché si svolge quasi sempre su scenari severi come lo sono i boschi, le montagne, le zone lacustri, senza escludere le nostre città; perché richiede molto impegno fisico ma anche psicologico per la presenza dei familiari del disperso coi quali si tende ad empatizzare poiché riversano sul soccorritore tutta la loro ansia e sete di notizie.
Per non parlare poi del ritrovamento del corpo in caso di esito infausto della ricerca.

Per tutti questi motivi, ai volontari coinvolti si richiede piena consapevolezza delle proprie risorse psico-fisiche, allenamento a camminare a lungo in ambienti difficili, capacità di operare in squadra anche con soggetti mai conosciuti prima e una particolare attenzione alla propria incolumità, per evitare di mettersi in pericolo. Dunque un abbigliamento tecnico, comodo e traspirante, la divisa con maniche lunghe e collo rialzato che insieme a caschetto, guanti e occhiali da lavoro, protegge il corpo da cadute, graffi di rami e cespugli, punture d'insetti e ferite di vario tipo. Infine un comportamento sobrio, rispettoso per non colpire la sensibilità dei familiari (non siamo in gita di piacere) e riservato, evitando di rilasciare sul posto, dichiarazioni o commenti e la diffusione di notizie con tanto di foto, attraverso i social.

Ma come si sviluppa una ricerca dispersi?
La prima cosa è la denuncia di scomparsa alla Polizia, che così avvia una indagine rivolta a ricostruire la storia, il profilo, i rapporti familiari del soggetto per capire se il “disperso” è il classico escursionista che si è perso nel bosco o piuttosto un soggetto che volontariamente ha deciso di “scomparire” a causa di situazioni di profondo disagio sociale, rottura di legami familiari, fallimento del proprio progetto di vita: differenza non da poco ai fini della ricerca!
L’autorità di Polizia cui spetta il coordinamento generale, ne delega poi lo svolgimento operativo ai Vigili del Fuoco che attraverso il P.C.A. (Posto Comando Avanzato) mettono in campo tutta la forza della loro organizzazione e delle loro varie specializzazioni. All’interno di un loro mezzo altamente tecnologico attrezzato con computer, sistemi di comunicazione, carte del territorio, si organizza la ricerca affidando ai vari responsabili dei gruppi e delle associazioni coinvolte, l’indicazione di parti di territorio da controllare per poi raccogliere, aggiornare e analizzare le informazioni via via ricevute.
La ricerca sul campo, può avvenire attraverso varie tecniche: speditiva o preferenziale (è generalmente la prima che viene fatta interessando quei luoghi che sappiamo essere abitualmente frequentati dal disperso), per sentieri oppure a tappeto con tutti i volontari che disposti a pettine cioè su un’unica riga a breve distanza l’uno dall’altro, battono un’intera zona. È sempre fondamentale prestare la massima attenzione al territorio che stiamo attraversando, senza lasciare nulla al caso e senza trascurare anche i più piccoli indizi che vanno fotografati, segnalati sul GPS e comunicati al P.C.A. Da qui, la necessità soprattutto per il caposquadra, di saper leggere correttamente una cartina e utilizzare al meglio il GPS nel quale è caricata la mappa del territorio affidato alla sua responsabilità.
Nella ricerca dispersi è di grande aiuto l’attività dei gruppi cinofili, perché il cane con i suoi 200 milioni di cellule olfattive (contro i 5 milioni di noi umani), “vede” o meglio “sente” molto più lontano di noi. Sempre più diffuso è poi l’utilizzo dei droni, che dall’alto possono coprire una vasta zona, rendendo più efficace la ricerca, anche se la determinazione e la passione del singolo soccorritore, faranno sempre la differenza.

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