Terremoto: una cabina di regia regionale per coordinare gli aiuti

BOLOGNA (15 apr. 2009) - Sarà costituita una cabina di regia regionale per coordinare e indirizzare gli interventi emiliano-romagnoli nei luoghi colpiti dal sisma in Abruzzo. La decisione è stata presa nel corso di una riunione in Regione con i rappresentanti delle Autonomie locali emiliano-romagnole, cui hanno partecipato il presidente della Regione Vasco Errani e l'assessore regionale alla protezione civile Marioluigi Bruschini.

Dopo la fase dell'emergenza più acuta, nel corso della quale le Regioni hanno dato un contributo importante e l'Emilia-Romagna con le Autonomie locali ha svolto un ruolo di qualità e di alta organizzazione - ha detto il presidente Vasco Errani - si apre ora una nuova fase e per questo abbiamo deciso questo coordinamento regionale che lavorerà in stretto collegamento con il Dipartimento di Protezione civile nazionale. Vogliamo partecipare a una nuova fase di impegno in Abruzzo, in un quadro di programmazione di medio-lungo periodo, organizzando nel modo migliore il lavoro dei tanti volontari e tecnici di protezione civile, per contribuire all'assistenza alle famiglie sfollate, alle verifiche tecniche, alla messa in sicurezza e a quanto si renderà necessario, in stretta collaborazione tra il livello nazionale e il livello locale".
"Moltissime iniziative di solidarietà e di raccolta fondi sono state aperte da Province e Comuni, oltre che da privati - ha aggiunto Errani - ci impegneremo a far si che queste risorse vengano aggregate a livello regionale e nazionale e indirizzate su progetti trasparenti, efficaci, di qualità in modo da poter rendicontare ai cittadini che con tanta generosità si sono da subito attivati".

La cabina di regia e l'attività dell'Emilia-Romagna in Abruzzo
La cabina di regia avrà due articolazioni. Una più operativa e in grado di riunirsi anche settimanalmente, costituita da quattro rappresentanti di Anci, Upi, Uncem e Protezione civile regionale e presieduta dall'assessore Bruschini e una con funzioni politico-istituzionali allargata a tutti i presidenti di Province, ai sindaci dei Comuni capoluogo e con più di 50 mila abitanti e ai presidenti di Comunità montane, che dovrà valutare, monitorare e indirizzare gli interventi del "sistema Emilia-Romagna" nei prossimi mesi.
La Regione Emilia-Romagna opera con funzioni di coordinamento nel cosiddetto "Com 2"" , uno dei sette Centri operativi misti in cui è stata divisa l'area colpita dal sisma, insieme ad altre quattro Regioni: Liguria, Campania, Lazio e Piemonte. L'area comprende 12 Comuni. Oltre a quello di Villa Sant'Angelo, ove è allestito il campo gestito dalla Protezione civile emiliano-romagnola, quelli di Acciano, Tione, Fontecchio, Fagnano alto, San Pio delle Camere, Prata d'Ansidonia, San Eusanio forconese, Fossa, San Demetrio, Barisciano, Poggio Picenze.
Nel campo di Villa Sant'Angelo sono operative 170 persone provenienti dall'Emilia-Romagna che assistono circa 300 persone. Di questi 110 sono addetti alla gestione del campo, 60 operano invece in ambito sanitario.
Tra i mezzi inviati sul posto due moduli per l'assistenza alla popolazione, ognuno dei quali con 40 tende, due moduli per la preparazione dei pasti (uno a Villa Sant'Angelo per 400/600 pasti/turno e uno nel comune di Sant'Eusanio per 250 pasti), diversi mezzi speciali tra cui un "Manitou" per la movimentazione di contaneir, un Posto medico avanzato.

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