Terremoto: «Nuovi alloggi troppo lontani». Protesta per chiusura tendopoli.

Data: 09/09/2009
Fonte: Il Messaggero
Tag: abruzzo terremoto 
L'AQUILA (9 set. 2009) - Con uno striscione con su scritto «vergogna» i rappresentanti dei comitati cittadini, insieme ad alcuni esponenti locali di Rifondazione comunista, hanno manifestato oggi davanti l'ingresso della tendopoli di Piazza d'Armi a sostegno degli sfollati rimasti ancora all'interno perché non hanno accettato la nuova destinazione assegnata a fronte della smobilitazione del campo.

Vengono contestati la distanza dei nuovi alloggi - tutti comunque nella provincia dell'Aquila - e la scelta di spostare molti anziani nelle aree di Avezzano e Sulmona. Si registrano ulteriori momenti di tensione all'interno del campo dove ieri sera si è verificata un'ennesima rissa tra alcuni sfollati rimasti.

«Una decisione necessaria - ha spiegato Marco Agnolone della della Protezione Civile -. L'obiettivo è che nessuno rimanga all'interno del campo, per questo motivo ci stiamo attivando per indirizzare le persone rimaste, una sessantina, verso le nuove destinazioni. È ovvio - ha aggiunto - che esistono problemi di disponibilità in città e che si cerca di far rimanere all'Aquila le famiglie con i bambini per consentire la ripresa delle attività didattiche».

I volontari della Protezione civile hanno comunque allestito una piccola area di una ventina di tende in cui possono restare per i prossimi giorni quegli sfollati che non hanno intenzione di lasciare il campo. Non potranno però essere garantiti i servizi assistenziali di base come la mensa e le altre strutture comprese nel più grande campo cittadino. «Ci dispiace - ha commentato Enza Blundo, del comitato "Cittadini per cittadini" - che i diritti degli aquilani siano stati ancora una volta prevaricati, ci auguriamo che per queste persone che sono ancora all'interno possa essere individuata una soluzione alternativa».

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