Vengono contestati la distanza dei nuovi alloggi - tutti comunque nella provincia dell'Aquila - e la scelta di spostare molti anziani nelle aree di Avezzano e Sulmona. Si registrano ulteriori momenti di tensione all'interno del campo dove ieri sera si è verificata un'ennesima rissa tra alcuni sfollati rimasti.
«Una decisione necessaria - ha spiegato Marco Agnolone della della Protezione Civile -. L'obiettivo è che nessuno rimanga all'interno del campo, per questo motivo ci stiamo attivando per indirizzare le persone rimaste, una sessantina, verso le nuove destinazioni. È ovvio - ha aggiunto - che esistono problemi di disponibilità in città e che si cerca di far rimanere all'Aquila le famiglie con i bambini per consentire la ripresa delle attività didattiche».
I volontari della Protezione civile hanno comunque allestito una piccola area di una ventina di tende in cui possono restare per i prossimi giorni quegli sfollati che non hanno intenzione di lasciare il campo. Non potranno però essere garantiti i servizi assistenziali di base come la mensa e le altre strutture comprese nel più grande campo cittadino. «Ci dispiace - ha commentato Enza Blundo, del comitato "Cittadini per cittadini" - che i diritti degli aquilani siano stati ancora una volta prevaricati, ci auguriamo che per queste persone che sono ancora all'interno possa essere individuata una soluzione alternativa».