Roghi, mobilitazione sul web contro il piromane

Facendo i calcoli, nelle ultime due settimane ha mandato in fumo venti ettari, tra boschi, zone protette con habitat speciali e campi. Parliamo del piromane seriale che è diventato l'incubo di forestale, vigili del fuoco e carabinieri. Non passa giorno che qualcuno, tra residenti e automobilisti di passaggio, non avvisti del fumo.

Le zone preferite dall'incendiario sono la Fondovalle vecchia, nei pressi di Gaiato, e Polinago. «Sulla matrice dolosa ci sono pochi dubbi», spiega il comandante della Forestale Baratta che sospetta che dietro i raid ci sia un'unica mano. E lo sospettano anche i residenti che hanno manifestato la loro rabbia sul web. Su Facebook infatti è partita la mobilitazione. «Ora basta, gli incendi si susseguono, il piromane è sempre in azione. Propongo una mobilitazione. Volontari per pattugliare giorno e notte la zona interessata», scrive un pavullese.

Messaggio a cui sono seguiti commenti tra cui, «Qui la cosa si fa seria», «per andare in giro a controllare io ci sono». E mentre i cittadini si organizzano la forestale indaga. Innanzitutto per restringere il cerchio bisogna capire perché agisce. Perché si diverte? Per creare caos o, forse, per dispetto agli agricoltori della zona? La forestale ha messo in campo tutti gli strumenti disponibili, dagli appostamenti alle telecamere mobili.
In montagna si è scatenata una vera caccia all'uomo; i vigili del fuoco della zona sono stremati. Ieri sono dovuti intervenire per il ‘solito' rogo. Stesse coordinate: a Gaiato vicino alla Fondovalle vecchia. E un altro pezzo di bosco è stato ridotto in cenere. L'orario è più o meno sempre lo stesso. Tra le 12.30 e le 13. Ora di pranzo. Quando il sole è a picco e il caldo è terribile. Quando, insomma, riesce a propagarsi più in fretta.
Il piromane non ha saltato nemmeno la domenica. Si è presentato puntuale. Dal 6 agosto le forze dell'ordine lo rincorrono su e giù per i monti, anche due volte al giorno. I focolai principali sono Gaiato (zona di Pavullo) e Polinago. E' possibile che siano collegati. Un ‘gioco' molto pericoloso. In alcuni casi le fiamme hanno messo in pericolo case. La procura è stata informata e sta indagando per il reato di incendio boschivo. C'è già un fascicolo su quello che sta diventando il ‘giallo' dell'estate in montagna.

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