Emergenza finita, restano i danni e le cause del disastro ancora da scoprire

Data: 13/02/2014
Tag: secchia 

 

Una notte passata tranquillamente in tutte le zone colpite dall'alluvione del 19 gennaio, in cui da domenica e fino a ieri si è ancora rimasti con il fiato sospeso per capire se la nuova piena, la quinta in poche settimane, sarebbe passata senza creare danni. Così è stato, ora le previsioni promettono giornate senza precipitazioni abbondanti. Una tregua importantissima perpermettere agli argini di riassestarsi, permettere ad Aipo e protezione civile di capire quali siano tutti i punti in cui è necessario intervenire per mettere in sicurezza le barriere che proteggono case, campi e aziende. Ma i modenesi vogliono sapere quale sia stata la causa di questo disastro, chi ha delle responsabilità e quanto potranno essere risarciti dei milioni di danni subiti. Sta a procura, commissione scientifica, Provincia, Regione, dare segnali di impegno reale nel fornire ai cittadini tutte queste risposte. Ci sarà questo impegno?

LE PIENE SONO PASSATE

La piena del Secchia e del Panaro "è uscita senza problemi dal territorio modenese: i livelli sono calati vistosamente, anche se restano alti, sia a Concordia, per quanto riguarda il Secchia, che a Finale Emilia per il Panaro". così la Provinca di Modena
Riaperti i ponti Alto e Uccellino a Modena L'apertura dei portoni vinciani a Bomporto ha favorito il deflusso anche del canale Naviglio, in calo come il Cavo Argine e il Cavo Minutara.
Proprio sul Cavo Minutara a Bomporto, grazie all'abbassamento dei livelli, sta per partire un intervento di Aipo per il ripristino di un tratto dell'argine danneggiato dall'alluvione e dalle piene ripetute di queste ultime settimane.
Secondo la Provincia, sul Secchia prosegue il monitoraggio degli argini da parte di Aipo e dei volontari di protezione civile mentre la situazione su tutti i corsi d'acqua principali è tenuta costantemente sotto controllo da parte della sala operativa del Centro unificato di Protezione civile di Marzaglia.

PIENA PASSATA ANCHE A MODENA

La piena del fiume Secchia a Modena è passata senza creare danni. E' quanto si legge in una nota dell'amministrazione comunale secondo cui "il livello dell'acqua, che aveva superato nella prima metà di martedì i nove metri sul limite di guardia, è poi diminuito lentamente dal pomeriggio consentendo la riapertura di ponte Alto e Passo dell'Uccellino durante la notte". L'onda, seppur prolungata nel tempo, è stata osservata dal servizio della Protezione civile comunale, non ha raggiunto i livelli dello scorso 19 gennaio. Sono stati monitorati oltre 20 chilometri di argini grazie alla presenza continua di una trentina di volontari.

ISTITUITA LA COMMISSIONE SCIENTIFICA. SAPRA' TROVARE LE CAUSE DEL DISASTRO DEL 19 GENNAIO?

"La Commissione scientifica e' stata istituita dalla Regione per indagare sulle cause tecniche della rotta arginale del Secchia e consentire di rispettare il diritto dei cittadini, cosi' duramente colpiti, di conoscere al piu' presto le cause del disastro. Il metodo di assoluta trasparenza e assoluto rigore scientifico consentira' di assicurare il ruolo super partes su cui si e' fondata la richiesta di istituzione della Commissione del Presidente Errani". Lo sostiene Luigi D'Alpaos, presidente della commissione di esperti nominata dalla Regione Emilia-Romagna per verificare le cause dell'alluvione del Secchia.
"Le Universita' emiliano-romagnole - dice - hanno reso disponibili, a titolo gratuito, i Professori di maggior riferimento scientifico e professionale in materia di costruzioni idrauliche e scienze geotecniche, nonche' il bagaglio di conoscenze specifiche sviluppato negli anni attraverso le attivita' professionali e di ricerca svolte sul nodo idraulico Secchia, Panaro e Naviglio. La Commissione e' coordinata dal referente dell'Universita' di Padova, individuata come Universita' extra regionale per l'indiscutibile levatura internazionale del suo Dipartimento di Idraulica e perche' impegnata di recente in attivita' similari, anche per conto di alcune Procure. La rapidita' dei lavori e' legata al reperimento delle informazioni, analisi, prospezioni geognostiche, e modellistica disponibile".
La Commissione si e' gia' riunita e ha avviato i lavori di ricognizione e proposto delle attivita' specifiche in campo. Sono previsti sopralluoghi, venerdi' 14 e mercoledi' 19.
"Tutte le basi informative a disposizione dei singoli membri della Commissione - continua il presidente - nonche' quelle disponibili presso gli altri soggetti competenti e quelle prodotte dalle attivita' specifiche richieste dalla Commissione stessa, saranno rese disponibili e accessibili a chiunque ne fara' richiesta, con particolare riferimento agli organi inquirenti, agli Enti locali e ai Comitati. Su queste basi informative si fonderanno infine le conclusioni della Commissione Scientifica sulle cause della rotta, conclusioni che saranno collegiali e assunte dopo la piu' ampia valutazione dei fatti".

L'AIPO ANNUNCIA: CERCHIAMO UN NUOVO DIRETTORE.

Aipo ha avviato le procedure per la ricerca di un nuovo direttore: a breve dunque luigi fortunato, attualmente alla guida dell'agenzia con uno stipendio annuo da 219.000 Euro, verrà rimpiazzato. A farlo sapere è la stessa agenzia che, con una nota ufficiale, spiega che "nella seduta del 6 febbraio, il comitato di indirizzo dell'agenzia interregionale per il fiume po, in vista della scadenza dell'incarico dell'attuale direttore, Luigi Fortunato, ha avviato le procedure per l'individuazione del nuovo direttore dell'agenzia".
La selezione, garantisce Apo "avverrà con modalità di evidenza pubblica tali da garantire la massima trasparenza", e "grande importanza verrà data alla preparazione ed alla competenza", al fine "di poter garantire il miglior funzionamento dell'agenzia- precisano ancora da aipo- nell'esclusivo interesse dei territori". Il comitato di indirizzo Aipo è composto dai rappresentanti delle quattro regioni istitutive di aipo, nominati dai rispettivi presidenti. Attualmente ne fanno parte gli assessori regionali Roberto Ravello (Piemonte; presidente del comitato di indirizzo), Viviana Beccalossi (Lombardia), Alfredo Peri (Emilia-Romagna), Maurizio Conte (Veneto) .

FORTUNATO FA SAPERE CHE NON HA INTENZIONE DI DIMETTERSI

"Ritengo che il miglior segnale che si possa dare in una situazione di emergenza e difficolta' non sia la fuga, ma il rimanere responsabilmente al proprio posto e compiere sino in fondo il proprio dovere". Lo dichiara in una nota Luigi Fortunato, direttore di AIPo, dopo le polemiche sulla manutenzione dei corsi idrici seguiti all'alluvione del Secchia nel Modenese.
"Dal 19 gennaio scorso - dice Fortunato - ho dedicato ogni mia energia nelle azioni di risposta di AIPo a una situazione drammatica e imprevedibile. Era ed e' infatti mio dovere indirizzare e sostenere la struttura dell'agenzia, che e' stata ed e' tuttora impegnata in uno sforzo eccezionale. Un evento come la rotta del Secchia, per le disastrose conseguenze che ha avuto, non poteva che provocare critiche anche molto aspre.
Mentre attendiamo le conclusioni della Commissione scientifica incaricata dalla Regione su designazioni delle Universita' - aggiunge Fortunato - siamo sempre disponibili ad ogni confronto costruttivo, in primis con le amministrazioni locali e i cittadini, per la migliore gestione possibile della difesa idraulica".

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