Guasto Eurostar, si indaga sulla rottura del cavo elettrico

Data: 04/09/2004
Fonte: L'Espresso
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BOLOGNA (4 set. 2004) - Trenitalia e polizia indagano sulla rottura del cavo di alimentazione elettrica che ieri sera ha provocato, a pochi chilometri dalla stazione di Modena, il blocco di un Eurostar in viaggio da Milano a Roma con circa 370 passeggeri. La rottura del cavo ha provocato la caduta del pantografo, che ha danneggiato anche il vetro della cabina di comando, senza provocare danni alle persone. I responsabili delle Ferrovie hanno disposto accertamenti tecnici per accertare le cause del problema al cavo e la dinamica del guasto.
L'avaria è avvenuta verso le 18:45 e il locomotore di soccorso è partito poco prima delle 22:30 trainando il convoglio fino a Castelfranco Emilia. Lì i passeggeri sono stati trasbordati su un altro Eurostar giunto da Bologna, a bordo del quale sono stati rifocillati con cestini da viaggio. Il nuovo convoglio ha poi fatto fermate straordinarie supplementari a Prato, Firenze Campo di Marte, Chiusi e Arezzo, mentre a Bologna sono stati organizzati pullman per chi aveva perso la coincidenza per Ancona e messi a disposizione taxi per chi doveva raggiungere destinazioni più brevi.

Anche la Digos indaga, soprattutto alla luce del fallito sabotaggio del giorno di Ferragosto sulla linea ferroviaria Bologna-Firenze, quando il macchinista dell'Eurostar 9301 che correva nel tratto tra Grizzana e San Benedetto Val di Sambro notò un filo che penzolava a pochi metri dall'imbocco nord della galleria Pian di Setta. Si trattava di normale spago usato da sabotatori per calare ganci metallici sui cavi elettrici: trascinati, i ganci avrebbero dovuto far cadere i fili della linea elettrica lasciando i treni senza alimentazione. Perlustrando la zona, La Digos trovò poi volantini di rivendicazione di matrice anarco-insurrezionalista, lasciati lì da chi due giorni prima aveva piazzato i ganci.

Secondo la direzione compartimentale della Polfer di Bologna, allo stato attuale non ci sono elementi tali da far pensare a qualcosa di diverso da un guasto tecnico, anche se le indagini proseguono.
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