Blackout. Finito l'incubo, a Ferrara torna la luce

Dopo sei giorni di oscurità causati dalla bufera di neve di sabato scorso nel Ferrarese l'illuminazione è ripristinata. Erano caduti 12 tralicci. Ora l'Enel spiega che per riparare tutti i guasti ci vorrà ancora tempo.
Data: 04/03/2004
Fonte: Emilianet
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FERRARA (4 mar. 2004) - Dopo sei giorni di oscurità causati dal blackout, torna la luce nel Ferrarese. L'abbondante nevicata di sabato scorso, oltre ad altri disagi, per gli abitanti di Ferrara aveva portato anche il buio.

Un guasto ai tralicci molto serio, tanto è vero che l'Enel sostiene che per ripararli occorrerà ancora molto tempo. Ma almeno, dopo le numerose rimostranze dei cittadini, e le polemiche che hanno coinvolto anche la Protezione civile, è tornata la luce.

Rispristinate tutte le utenze nella Bassa ferrarese dopo il black out provocato dalla nevicata di sabato. Fra ieri sera e questa mattina - ha informato l' Enel - sono state riattivate tutte le utenze, grazie agli allacciamenti di emergenza e all'impiego di gruppi elettrogeni. Nonostante la situazione sia tornata alla normalità, l'azienda avverte che per riparare i guasti e ripristinare completamente la linea ci vorra' molto tempo.

Sono circa 700 infatti i chilometri di linea da riparare o ricostruire, pari a un totale di oltre 2000 km di cavi, oltre a a circa 2.500-3000 tralicci rotti o divelti dal maltempo.

I tralicci - ha spiegato l' Enel - sono in grado di sopportare tre condizioni limite contemporanee: 20 gradi sottozero di temperatura, 65 km all' ora di vento e 12 mm di manicotto di ghiaccio attorno ai cavi dell' alta tensione. La particolare combinazione atmosferica di sabato scorso ha provocato il punto di rottura a 38 mm di ghiaccio intorno ai fili, ma in alcuni casi lo strato ha raggiunto anche i 75 mm.

AL FREDDO E AL GELO
Nella bassa ferrarese non c'è più nessuno al freddo e al buio a causa del black out provocato dalla nevicata di sabato: fra mercoledì sera e giovedì mattina - ha informato l'Enel - sono state riattivate tutte le utenze, grazie agli allacciamenti di emergenza e all'impiego di gruppi elettrogeni. Ma per riparare i guasti e ripristinare completamente la linea ci vorrà molto tempo. Da una prima stima dei danni fatta dall'Enel, infatti, sarebbero circa 700 i chilometri di linea da riparare o ricostruire, pari a un totale di oltre 2000 km di cavi, oltre a circa 2.500-3000 tralicci rotti o divelti dal maltempo. I tralicci - ha spiegato l'Enel - sono in grado di sopportare tre condizioni limite contemporanee: 20 gradi sottozero di temperatura, 65 km all'ora di vento e 12 mm di manicotto di ghiaccio attorno ai cavi dell'alta tensione. Da un primo studio commissionato dalla società risulta che la particolare combinazione atmosferica di sabato scorso ha provocato il punto di rottura a 38 mm di ghiaccio intorno ai fili, ma in alcuni casi lo strato ha raggiunto anche i 75 mm: "In condizioni normali - ha precisato l'Enel - una campata di 180 metri composta da tre cavi dell'alta tensione pesa 338 kg, che diventano 3,2 tonnellate con uno strato di 38 mm di ghiaccio e più di 10 tonnellate con 75 mm di manicotto. Il maltempo di sabato, del resto, ha fatto cadere anche gli alberi ad alto fusto del bosco della Mesola".
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