MANILA - Potrebbe raggiungere i 200 morti il bilancio finale delle frane che hanno colpito la parte centrale delle Filippine, dove la pioggia che continua a cadere rende difficili le operazioni di soccorso Secondo responsabili della protezione civile, sono già stati recuperati i corpi di almeno 77 persone e ne restano disperse altre 123.
La zona più colpita è quella dell'isola di Leyte, al centro, e di Mindanao, più a sud. In particolare 61 corpi sono stati recuperati a Liloan, San Francisco e Maasin, nella provincia di Leyte, dove torrenti di fango e frane hanno inghiottito numerose abitazioni cogliendo nel sonno la popolazione. Centoquattordici le persone che restano disperse in questa zona.
I soccorsi sono ostacolati dalla pioggia incessante e dalle difficoltà di comunicazioni, visto che alcuni ponti sono stati travolti dalla furia delle acque.
La presidente Arroyo ha autorizzato gli amministratori locali a dichiarare lo stato di calamità naturale per potere accedere ai fondi straordinari per i disastri ambientali.
Il segretario alla difesa Eduardo Ermita ha predisposto l'invio di 700 militari nelle zone più colpite, ma le condizioni atmosferiche impediscono agli elicotteri di decollare.