Acqua, torna l'allarme: basterà solo per 10 giorni

Data: 20/08/2003
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La task force di Meta, Sat, Dragone, Provincia e Comuni contro la siccità, attuata dopo il summit in Prefettura della settimana scorsa, ha funzionato in questo lungo week end ferragostano. Il temuto test è stato superato, ma lo stato di criticità a Fanano, Sestola, Montefiorino, Frassinoro e Serramazzoni resta. Anche ieri, Meta ha continuato a trasportare acqua con le cisterne a Farneta di Montefiorino, a Piandelagotti di Frassinoro, a Sestola e a Montecreto.
Lo stesso hanno fatto Sat a Serramazzoni e la Provincia a Fanano.
Meta sta cercando di scongiurare il trasporto di acqua con le botti anche a La Verna di Montefiorino, località che sta andando in crisi. Intanto, i livelli dei bacini di raccolta continuano a scendere in modo preoccupante a causa della siccità e dell'aumento dei consumi.
L'invaso del Mandriato, che si trova a Palagano ed è utilizzato dall'Acquedotto del Dragone, ha disponibilità di acqua ancora per una decina di giorni.
«Stiamo prelevando 2.500 metri cubi di acqua al giorno ? dice Remo Bernardi, presidente del 'Dragone' ? e ne abbiamo ancora circa 30 mila metri cubi. Speriamo nella pioggia che dovrebbe cadere nei prossimi giorni». La Provincia fa sapere che sono partiti i primi interventi straordinari per incrementare le riserve d'acqua. Un potabilizzatore gestito da Meta, messo a disposizione dalla Provincia di Trento, è entrato in funzione ieri sul torrente Doccione a Fanano. Permetterà di convogliare circa quattro litri al secondo nei bacini che riforniscono sia Fanano che Sestola. Un altro potabilizzatore entrerà in funzione nei prossimi giorni probabilmente al lago della Ninfa, ma sono ancora in corso le verifiche tecniche. E' partita pure la captazione straordinaria di acqua da due sorgenti a Fanano per alimentare il paese che tuttora è servito da una servizio di autobotti gestito dalla Provincia, in grado di assicurare circa 200 mila litri di acqua al giorno. Visto il calo delle riserve, pure il Comune Fiumalbo ha deciso di ricorrere alla captazione straordinaria di due sorgenti vicino al paese, mentre a Serramazzoni Sat sta predisponendo il potenziamento di un impianto di prelevamento di acqua dallo Scoltenna. Per ora, gli interventi straordinari programmati col coordinamento della Provincia per far fronte alla crisi idrica hanno un costo di circa 200 mila euro, per circa la metà già finanziati dalla stessa Provincia e dalla Regione.
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