A Modena sono 16 le aziende potenzialmente «a rischio»

Data: 17/05/2003
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Sono ben sedici gli stabilimenti «a rischio industriale» presenti nel modenese.
Sono quelli definiti da una legge del 1999 che stabilisce i criteri per il «controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose».
Le industrie che utilizzano queste sostanze adottano particolari misure di sicurezza interna ed esterna per prevenire e salvaguardare, in caso di incidente, i dipendenti e la popolazione residente nelle vicinanze.
Su questo problema il Consiglio provinciale ha approvato nei giorni scorsi all'unanimità gli indirizzi per un piano sulle zone a rischio industriale e per un programma di protezione civile dove saranno individuate tutte le caratteristiche ambientali e gli elementi esposti a rischio nelle aree coinvolte.
«Aggiorniamo conoscenze e procedure - dice Maurizio Maletti, assessore provinciale alla Programmazione - in gran parte già acquisiti nei nostri piani territoriali e di settore con l'obiettivo di migliorare la programmazione comunale».
Lo studio servirà anche a definire le procedure di intervento in caso di incidente, le responsabilità e gli ambiti di intervento dei diversi soggetti interessati in una eventuale fase di emergenza.
«Intendiamo collaborare con le imprese - aggiunge Ferruccio Giovanelli, assessore provinciale all'Ambiente - per migliorare la sicurezza degli impianti. Nel modenese non esistono preoccupazioni particolari, ma, come prescrive la legge, in presenza di cicli produttivi che impiegano grandi quantitativi di sostanze pericolose, è giusto applicare il principio di massima precauzione, per garantire maggiore sicurezza e, in caso di incidente, tutti gli interventi necessari di protezione civile».
Nel corso del dibattito in Consiglio tutti gli interventi hanno sottolineato la necessità di puntare sulla prevenzione e sull'informazione ai cittadini interessati sulle procedure di protezione civile.
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