Allarme clima, siccità entro 2050

Data: 06/04/2007
Fonte: TgCom24
Tag: clima meteo siccità 

BRUXELLES - Presentato e approvato a Bruxelles il rapporto intergovernativo sul clima. Più di 1.500 pagine stilate da esperti che, sotto l'egida dell'Onu, hanno fatto previsioni(niente affatto buone) sul futuro. Entro il 2050 la Terra perderà gran parte dei ghiacciai, a partire da quelli delle Alpi. Dopo un breve periodo di allargamento di mari e laghi, l'acqua inizierà a scarseggiare e le temperature ad aumentare.

Le future generazioni non conosceranno più la neve. Non ci sarà più nemmeno la possibilità di sciare. Ma questo non è il peggio che attende chi attorno al 2050 abiterà il pianeta. La mancanza di ghiacciai, favorita dall'innalzamento delle temperature dovuto all'effetto serra, favorirà alla lunga la diminuzione delle quantità d'acqua. Una situazione che poterà a fenomeni di cambiamento radicale nelle abitudini delle persone. E nella conformazione dei paesaggi, in particolare quelli di montagna, destinati a un radicale cambiamento.

Il mare Mediterraneo diventerà una pozza calda dove tartarughe e delfini moriranno come mosche. Ma questo è solo un esempio. Secondo il rapporto almeno il 20-30% delle specie animali e vegetali è a rischio di estinzione.

In Italia l'acqua sarà sempre più scarsa. Difficile immaginare la città di Venezia senza acqua, coi suoi canali prosciugati dalla siccità e definitivamente "spenti". Eppure Venezia è una delle probabili vittime di questa metà del secolo. Ma sarà il nord Africa a soffrire di più con una vera e propria desertificazione e le conseguenti fortissime migrazioni delle popolazioni verso nord.

E se qualche effetto superficialmente potrebbe sembrare positivo, è solo un'illusione. L'aumento delle temperature renderà sì più verdi le cime delle montagne, ma il risultato sarà che proporzionalmente alle aree boschive aumenterà la presenza degli insetti. Anche quelli più dannosi per l'ecosistema, come la filossera.

Malattie in aumento per l'uomo

Se specie animali e paesaggi natuali, saranno messi a dura prova, l'uomo non se la passerà molto meglio. La salute sarà messa a rischio dall'aumento della malnutrizione e dei relativi rischi di malattie infettive e respiratorie, dalle malattie e dagli incidenti causati da eventi climatici estremi, come alluvioni, siccità e ondate di calore, l'aumento delle malattie diarroiche legate al cibo e all'acqua, l'impennata della frequenza delle malattie cardiorespiratorie causate da un'alta concentrazione di ozono sulla superficie terrestre e il cambiamento di distribuzione geografica di alcune piante e delle relative malattie.

Per questo l'Oms ha lanciato un monito affinché i governi del mondo pianifichino misure di sanità pubblica per aiutare i cittadini a fronteggiare le nuove minacce. Già oggi, secondo gli esperti dell'agenzia dell'Onu per la Salute, sperimentiamo su scala minore quello che accadrà in futuro e un primo esempio sono i 35 mila morti causati dall'ondata di calore dell'estate del 2003.

Questo contenuto è stata visualizzata 1046 volte