La neve manda il traffico in tilt

MODENA (8 gen. 2009) - Cavalcavia come trappole di ghiaccio e la via Emilia, all'altezza del ponte sul Secchia, bloccata per più di due ore. I fiocchi che hanno imbiancato ieri Modena, una decina di centimetri di neve in città, hanno anche fermato gli automobilisti, soprattutto quelli che hanno scelto di percorrere le tangenziali. All'uscita di Modena Nord vari mezzi si sono messi di traverso e i camion hanno paralizzato il traffico. Stessa scena all'uscita tre della tangenziale, quella che porta sulla Nonantolana, con due Tir e alcune macchine bloccate sulle salite diventate lastre di ghiaccio. Problemi anche all'uscita sedici della Tangenziale Mistral, con vigili urbani, polizia stradale e pompieri impegnati in decine e decine di interventi. Dalle 17 la viabilità si è bloccata sulla via Emilia verso e da Rubiera: impossibile oltrepassare il ponte sul Secchia con colonne di due ore. Tamponamenti a raffica, auto fuori strada o nei fossati e parcheggi con macchine incastrate.

Sono i disagi vissuti in città, ai quali vanno ad aggiungersi le difficoltà sulle strade della provincia, con tempi di percorrenza sulla Nuova Estense, Canaletto e Giardini davvero biblici. Le ambulanze hanno fatto la spola per soccorrere le vittime degli ‘scivoloni', mentre i pompieri hanno dovuto mettere in sicurezza perfino il tendone del circo di via Divisione Acqui che rischiava di cedere sotto il peso della neve: è stato bagnato per far sciogliere la coltre bianca. Stessa sorte per il circo di Carpi. Solo nel capoluogo tra ieri e martedì Hera hamesso in strada 120 lame sgombraneve e 15 spandisale, con oltre 300 tonnellate di sale sparso sui circa 800 chilometri di strade comunali. I tecnici si sono messi al lavoro fin dall'altro ieri nei punti nevralgici della città, in coordinamento con la protezione civile, ma il gran lavoro non è bastato per evitare i rallentamenti e, in qualche caso, veri e propri blocchi della circolazione. E in serata le code hanno riguardato anche via Emilia est verso Castelfranco, già alla rotonda cittadina; mentre il ponte di Navicello era bloccato da un incidente.

Non è andata meglio nel resto della provincia: a Sassuolo il traffico è andato in tilt malgrado i 650 quintali di sale sparsi da Hera, le 30 lame in azione e i cinque spandisale sempre attivi. Difficoltà a Sassuolo ma soprattutto in periferia, come a ponte Fossa, con obbligo di catene a partire da Pozza di Maranello. A Fiorano difficoltà anche per un'ambulanza intrappolata nella neve, che poi è riuscita a ripartire. Problemi un po' in tutta la provincia, da Carpi alle Terre di Castelli: a Campogalliano una donna è finita con l'auto nel fossato che costeggia via Fornaci, mentre altri incidenti si sono verificati un po' in tutte le strade principali, anche verso la montagna: a Pigneto un camion si è messo di traverso in via Pescarola mentre altri mezzi pesanti si sono ‘arenati' sul ghiaccio e sono stati liberati dai pompieri.

La Provincia sconsiglia di mettersi in viaggio, visto che anche per oggi è prevista neve: l'ente ha messo a disposizione in tutto il territorio 111 spartineve lungo gli oltre mille chilometri di strade provinciali (59 in montagna e 52 in pianura) e 27 spargisale (di cui attivi 14 sull'Appennino). E' andata meglio in autostrada, con rallentamenti dovuti alla bufera e la terza e quarta corsia imbiancate. Hera consiglia inoltre di aprire di tanto in tanto i rubinetti per evitare che le condotte dell'acqua gelino, mentre è meglio rivestire i contatori con materiale isolante. Infine una raccomandazione: spalare la neve da marciapiedi e portici davanti alle case per evitare brutti incidenti come quelli capitati ieri: sono stati numerosi i cittadini accorsi al pronto soCcorso con fratture o ferite dovute alle cadute.

 

BUFERA IN MONTAGNA

Oltre mezzo metro di neve in poche ore sull'Appennino modenese. In montagna sono caduti fiocchi per 50 - 60 centimetri solo a valle, che si sono sommati ai già alti livelli neve delle scorse settimane. A causare problemi è stato soprattutto lo strato gelato sotto alla neve fresca. Nessun grave incidente, ma vari disagi e piccoli black-out elettrici e televisivi causati da rami caduti su fili e antenne. Le scuole sono rimaste tutte aperte, anche se i genitori di alcuni alunni delle zone più disagiate hanno preferito prolungare di un giorno le vacanze dei propri figli. In particolare si temeva che la riapertura delle scuole e la ripresa delle attività lavorative dopo le feste natalizie potessero avere ripercussioni anche nella zona montana. Come confermato dalla polizia stradale di Pavullo, fino a ieri pomeriggio la situazione era comunque sotto controllo, grazie anche al lavoro continuativo degli spartineve e al fatto che ora tutti gli automobilisti hanno catene e gomme da neve installate. Un camion ieri mattina si è messo di traverso a Pigneto, in località Pescarola, ed è stato ‘raddrizzato dai pompieri' con la ruspa di un'azienda privata, la Cbc. Sulla Nuova Estense pesanti rallentamenti e catene obbligatorie da Pozza di Maranello.

Non sono mancati disagi e rallenta menti, tipici però di questo periodo. La nuova nevicata era iniziata la notte tra martedì e mercoledì e proseguita per tutta la giornata di ieri con un culmine di intensità dalle 12 alle 17. Proteste, inoltre, in varie borgate appenniniche per i ritardi nella spalata neve, ma da tempo viene stigmatizzata la riduzione degli operatori addetti a tale servizio e quelli al lavoro: pur con ammirevoli turni continuativi, non sempre riescono a garantire un efficiente servizio specie se - come nella parte centrale di ieri- la neve cade intensamente. Sul crinale il livello supera i due metri di altezza e ieri è scattata un nuovo allerta slavine col divieto di praticare i fuori pista e le escursioni sci alpinistiche. Per la Forestale infatti la neve fresca caduta ieri su quella gelata preesistente è molto instabile e potrebbe staccarsi facilmente sui pendii più ripidi (lontani comunque dalle piste degli impianti di risalita).

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