Terremoto in Abruzzo: 92 morti accertati, 100 mila sfollati e 1.500 feriti

L'AQUILA - Un terremoto di 5,8 gradi della scala Richter è avvenuto alle 3,32 con epicentro in Abruzzo, a circa 1o km dall'Aquila. La scossa è stata avvertita in tutto il centro Italia, dalla Romagna a Napoli. Pesante il bilancio: circa cento morti, decine di dispersi, 1.500 feriti, circa 100 mila gli sfollati, 10-15 mila edifici danneggiati con pesanti danni al patrimonio storico e artistico.

EMERGENZA - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha firmato lo stato d'emergenza (mobilitando Esercito, Aeronautica e Carabinieri) e ha affidato la gestione a Guido Bertolaso, ha annullato la prevista visita ufficiale a Mosca e si è subito recato all'Aquila insieme ai ministri dell'Interno, Roberto Maroni, e delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli. Il capo della Protezione civile, che è giunto all'Aquila nelle prime ore dopo il sisma, ha parlato di una «situazione drammatica, la peggiore tragedia di questo inizio millenio».

IL PAPA E IL PRESIDENTE - Sia Benedetto XVI che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, hanno inviato messaggi di solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto. Messaggi di solidarietà all'Italia anche da ogni nazione. La notizia ha immediatamente fatto il giro del mondo ed è stata riportata in apertura da tutti i principali siti di informazione internazionali.

«NESSUNO SARÀ LASCIATO SOLO» - Dopo l'arrivo all'Aquila, Berlusconi ha tenuto una prima conferenza stampa per fare il punto sulla situazione. «In volo ho visto che dovunque c'è un crollo, c'è qualcuno che aiuta. Nessuno sarà lasciato solo», ha detto il presidente del Consiglio.

LA SCOSSA - Il terremoto è avvenuto a una profondita di 8,8 km. Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, ha dichiarato che un sisma di 5,8 gradi Richter è considerato «moderato, con un'intensità 30 volte inferiore a quella che nel 1980 devastò l'Irpinia». L'Abruzzo è interessato da uno sciame sismico iniziato lo scorso 16 gennaio con centinaia di scosse. Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha dichiarato che era impossibile prevedere il sisma, ma già infuriano le polemiche per la messa in guardia della scorsa settimana su un imminente terremoto del ricercatore Giuliani, indagato per procurato allarme.

BILANCIO PROVVISORIO - Drammatico il bilancio, provvisorio e purtroppo destinato ad aumentare: almeno 92 morti accertati, centinaia di feriti e circa 100 mila sfollati. Tra le vittime ci sono almeno cinque bambini. Centinaia gli edifici crollati completamente o in parte, migliaia quelli lesionati e inagibili. Gli sfollati potrebbero essere 45-50 mila solo all'Aquila, e altrettanti in provincia. La Caritas si sta attivando per mobilitare aiuti e volontari. I soccorsi sono resi difficili dalle continue scosse di assestamento (una anche durante la conferenza stampa di Berlusconi) che rischiano di far crollare gli edifici lesionati e dal fatto che la prefettura, dalla quale si dovevano coordinare i soccorsi, è interamente distrutta. Anche la sede della provincia e altri uffici regionali sono pesantemente danneggiati. Il coordinamento dei soccorsi è stato istituito presso la scuola della Guardia di finanza. Il sindaco, Massimo Cialente, ha invitato i cittadini «a lasciare immediatamente il centro storico, perché anche le case non crollate possono essere gravemente lesionate».

PAESI VICINI - Anche dai paesi vicini all'Aquila, raggiunti solo nelle prime ore della mattina, arrivano notizie di vittime e danni ingenti. Una delle situazioni più drammatiche è a Onna, dove il 50% delle case è crollato e l'altro 50% è danneggiato. Il presidente della provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane, ha dichiarato che a Onna ci sono otto morti accertati e 20-30 dispersi: «Onna è un paese di anziani. Se non arrivano i figli a dire chi è scomparso, magari nemmeno lo si viene a sapere». A Fossa di sono 4 morti: un bambino russo di 3 anni e tre anziani. A Paganica è deceduta la badessa del convento di Santa Chiara. Diversi edifici lesionati anche a Sulmona e a Castel di Sangro, dove però non risultano feriti. Inagibile il tribunale di Avezzano. Secondo la Protezione civile, oltre a L'Aquila, i Comuni più colpiti dal sisma sono: San Demetrio, Pizzoli, Rocca di Mezzo, Paganica, Fossa, Villa Sant'Angelo, San Gregorio, Poggio Picenza, Onna, San Pio, Barrile, Ocre, Rovere, Rocca di Cambio, Pianola, Poggio di Roio, Tempera, Camarda. Particolarmente colpito il patrimonio artistico e storico dell'Abruzzo.

LA MACCHINA DEI SOCCORSI - Già alle prime luci dell'alba la situazione nel capoluogo si è presentata drammatica. A metà mattinata c'erano ancora cadaveri estratti dalle macerie e adagiati in terra coperti da un lenzuolo. Per le strade vagavano centinaia di persone in stato di choc, molte con coperte sulle spalle, altre ancora in pigiama. La Protezione civile ha diramato nel primo pomeriggio la lista dei luoghi dove i senza tetto possono recarsi: caserma Rossi, gli stadi Fattori e Acquasanta, Centi Colella, Piazza d'Armi, dove si stanno allestimendo le tendopoli. Allo stadio alle 14 sono stati distribuiti 6 mila pasti caldi. Ma le persone uscite in strada in quanto temevano crolli per le scosse di assestamento se fossero restate nei loro edifici lesionati, hanno nelle prime ore ostacolato la gestione organizzata dei soccorsi. La Protezione civile ha quindi invitato la popolazione a lasciare libere le strade per consentire ai soccorsi di operare al meglio. All'ospedale (rimasto senza acqua potabile e dichiarato inagibile al 90%) si sono effettuati i primi interventi in piena emergenza. Un ospedale da campo è in arrivo dalle Marche. I feriti più gravi sono stati trasferiti in elicottero in altri ospedali abruzzesi, a Rieti e a Roma. Maroni ha annunciato che sono in arrivo all'Aquila 1.500 vigili del fuoco, cento poliziotti e cento carabinieri da varie parti d'Italia.

SFOLLATI E FERITI - Oltre a quelli del capoluogo, per gli sfollati sono in corso di allestimento altri campi tendati nelle frazioni vicine per un totale di circa 7 mila posti. Altri saranno realizzati non appena arriveranno all'Aquila le colonne mobili partite da varie regioni, della Protezione civile, dei Vigili del fuoco e dell'Esercito. Inoltre saranno attrezzati come ricoveri gli impianti sportivi al coperto. Sono 4 mila i posti letto in alberghi e campeggi messi a disposizione a Pescasseroli, nel Parco nazionale d'Abruzzo, più altri 4 mila sulla costa. Maroni ha assicurato che «gli sfollati saranno tutti sistemati in tempi rapidi». Il ministro dell'Interno ha poi spiegato che non ci sono problemi per i feriti: «I posti sono sufficienti, quelli gravi sono stati già evacuati». Matteoli ha reso noto che le Ferrovie hanno messo a disposizione carrozze con cuccette. Dopo alcune ore, il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha detto che è rientrata l'esigenza per la donazione di sangue.

EDIFICI CROLLATI E INAGIBILI - Secondo una prima stima della Protezione civile, gli edifici inagibili potrebbero essere 10-15 mila. Molti i palazzi interamente crollati: tra questi la Casa dello studente, uno in via Sant'Andrea, due in via XX Settembre, l'hotel Duca degli Abruzzi. Una donna di circa 50 anni è stata estratta viva dalle macerie di un edificio di tre piani presso piazza della Repubblica. Un ragazzo è stato estratto vivo dalla Casa dello studente, ma un'altra decina è ancora sotto. I soccorritori stanno scavando con le mani perché l'area è inaccessibile ai mezzi meccanici. Mancano all'appello uno studente greco (sua sorella è rimasta ferita) e uno israeliano, comunicano i rispettivi ministeri degli Esteri. In piazza Duomo sono crollate parti della facciata e dell'abside della chiesa di Santa Maria del Suffragio. A S. Gregorio una bimba di 2 anni è stata estratta viva, mentre la madre è morta facendole da scudo con il suo corpo.

DANNI IN ALTRE ZONE - Crolli di cornicioni e lesioni vengono segnalati anche in provincia di Pescara, ma non si evidenziano feriti. Una palazzina con gravi lesioni è stata evacuata a Sora, in provincia di Frosinone. Danni anche in alcuni centri della provincia di Rieti. Un ferito a Palena, in provincia di Chieti, dove un uomo si è lanciato per la paura dal terzo piano.

EDIFICI PUBBLICI E COLLEGAMENTI - La rete della telefonia mobile e fissa nelle zone colpite dal terremoto è stata rimessa in funzione. L'80% delle 15 mila utenze di energia elettrica saltate è stata ripristinata già entro le 9. Le linee ferroviarie principali sono tutte operative, mentre sono in atto gli accertamenti sulle linee regionali. In corso verifiche sui tratti autostradali, alcuni dei quali sono stati chiusi. In corso lavori di riparazione sugli acquedotti nel Teramano e a Pescara. Chiuse le scuole: «Prima di riaprirle faremo molti accertamenti», ha detto il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini. Le carceri hanno invece «complessivamente tenuto», ha dichiarato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano.

AIUTI DA TUTTA EUROPA - Oltre che da tutte le regioni italiane, offerte di aiuto sono arrivate da molti Paesi e dalla Commissione europea. «In questo momento possiamo dire che la macchina italiana è perfettamente in grado di far fronte alle esigenze», ha detto Agostino Miozzo, dirigente della Protezione civile. «Se nel corso delle operazioni dovessimo avere problemi, i nostri amici sarebbero pronti a intervenire».

ARRESTI PER SCIACALLAGGIO - Primi arresti per sciacallaggio all'Aquila. Lo ha riferito il capo della polizia, Antonio Manganelli. «Ho appena visto arrivare nella tendopoli adibita a questura degli arrestati che sono stati sorpresi mentre rubavano nelle case che erano state lasciate vuote».

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