Gelicidio senza precedenti a Modena

Niente di simile negli ultimi 180 anni, da quando sono iniziate le rilevazioni dell'Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell'Ambiente dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Il gelicidio della notte scorsa non sembra avere precedenti. Prevista una replica, seppure di minore intensità, nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23 dicembre. Natale comunque senza neve per la rottura del "cuscino di aria fredda" nella giornata di giovedì 24 dicembre che porterà ad un innalzamento delle temperature anche di oltre 12°C rispetto agli ultimi giorni.

Straordinario ed inusuale gelicidio la scorsa notte, come probabilmente mai visto in passato, almeno negli ultimi 180 anni, a Modena.

"Negli ultimi anni - ricorda Luca Lombroso, esperto dell'Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell'Ambiente dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia - il gelicidio si è presentato varie volte, per esempio a Natale 2000, a Capodanno 1995/96 ed anche a Capodanno 2008/09, ma mai in queste condizioni estreme. Ed anche spulciando i registri storici, nel lavoro di ricerca per il libro , non sembra essersi verificato mai nulla di simile".

La scorsa notte, infatti, le temperature si sono portate rapidamente sopra zero in quota, ma sono rimaste attestate ben sotto lo zero, anche a -4,-5°C, in pianura, coi risultati ed i disagi che tutti abbiamo visto.

In mattinata la temperatura si è mantenuta ancora attorno o sotto lo zero sia in città (-0.2°C alle ore 12.00 presso la Stazione dell'Osservatorio in Piazza Roma, -4.1°C la minima della notte con valori pressoché simili in campagna a causa della nuvolosità), mentre in quota si osservano valori particolarmente alti, anche +6, +8°C fra i 1.000 e 1.200 m.

Puntuale, però, sta arrivando la nuova perturbazione e fra la sera di martedì 22 e la mattina di mercoledì 23 dicembre potremmo probabilmente assistere ad un bis del gelicidio, sia pure meno estremo di quello della notte precedente. Confermata, anche, la pausa nel pomeriggio dell'antivigilia, con la comparsa di un pallido sole. Un nuovo intenso peggioramento, tuttavia, si annuncia per la serata di mercoledì 23 dicembre con piogge battenti in particolare in montagna e condizioni al limite per la pioggia ghiacciata in pianura: questa volta il rischio gelicidio è comunque molto basso, ma mentre in montagna avremo +6,+8°C e zero termico a 2600 m, in pianura l'aria sarà ancora fredda, con temperatura solo lievemente sopra lo zero per diverse ore. Pioggia, non senza disagi, è attesa anche in città, una situazione destinata forse a protrarsi fino alla mattina di Natale, con zero termico a 2.400-2.600 m e forti venti in montagna e con repentina fusione di molta della bella neve caduta e il deflusso dell'acqua ostacolato dai cumuli di neve e dal gelo su molte superfici.

"Addio dunque a un bianco Natale - commenta Luca Lombroso - non solo in città, che a Modena manca dal 1968, ma anche in montagna".

A termine perturbazione, giovedì 24 dicembre, il vento dovrebbe definitivamente rompere lo strato freddo in pianura, facendo salire improvvisamente il termometro a 10°C-12°C o anche di più.

"Pioggia e neve fusa - fa presente il meteorologo Luca Lombroso - potranno dar luogo ad altri disagi. Una situazione veramente inusuale, non tanto freddo e neve ma gelicidio e repentino disgelo. Difficile, per ora, valutarne cause e tendenze future, ma il dubbio di essere di fronte ad un'altra delle di un sistema clima vicino al "tipping point", punto critico, ce l'ho, anche se, sottolineo, questo non è ancora dimostrato. Copenhagen forse ha deluso le grandi aspettative, ma ha dato anche alcuni segnali nuovi, come il riconoscimento della di 2°C di riscaldamento rispetto all'era preindustriale e il cenno, inserito nelle ultime frenetiche ore di negoziati, sulla necessità di valutare una soglia più bassa, di solo un grado e mezzo di riscaldamento come limite e obiettivo per il futuro, proposto e voluto dalla piccola isola-Stato di Tuvalu e da alcuni paesi latino-americani e dell'Africa".

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