A Modena 600 profughi ospitati per un anno

MODENA. «Almeno un anno». É questo il periodo di permanenza nelle strutture modenesi per i circa 600 profughi provienti dai Paesi del Mediterraneo. Ad indicarlo, l'assessore comunale alle politiche sociali Francesca Maletti, al termine della riunione svoltasi ieri a Bologna tra i rappresentanti di Regioni, Province e Comuni con più di 50 mila abitanti.

Decine le strutture individuate. Difficile che le 48-60 ore indicate ieri dal premier Berlusconi per risolvere l'emergenza profughi a Lampedusa vengano rispettate. Quanto meno perchè la visita di ieri a sorpresa del premier nell'isola siciliana, dove sono approdati più di 6 mila immigrati, ha di fatto rinviato per l'ennesima volta il Consiglio dei ministri (e la successiva Conferenza unificata Stato-Regioni) per il via libera al piano nazionale predisposto dal ministro degli Interni Roberto Maroni.

Nessuna comunicazione ufficiale è arrivata alla Prefettura, a capo della catena di comando modenese, ma nella marcia di avvicinamento per predisporre le strutture di accoglienza, nuovi dettagli sono emersi nella riunione svoltasi a Bologna, a cui hanno partecipato i rappresentanti di Regioni, Upi e Anci. Presenti l'assessore provinciale alla protezione civile Stefano Vaccari, gli assessori comunali Francesca Maletti e Simona Arletti e il carpigiano Alberto Bellelli.

Nella riunione, gli amministratori locali hanno ribadito le condizioni che porteranno al tavolo previsto in giornata con il Governo: «Abbiamo confermato la disponibilità a mantenere gli impegni - spiega l'assessore regionale alla protezione civile Paola Gazzolo - le condizioni riguardano l'ospitalità dei profughi in tutte le Regioni, eccetto l'Abruzzo; la copertura economica integrale del Governo, senza che venga richiesta alcuna anticipazione a Regioni e enti locali; l'indisponibilità assoluta alla creazione di nuovi Cie e ad ospitare campi e tendopoli; la chiarezza nella catena di comando».

Nessun Comune modenese è formalmente escluso dalla lista di paesi e città in cui sono si allestiranno le strutture di accoglienza: al primo monitoraggio che aveva portato all'individuazione di due edifici, in questi giorni si sono aggiunte nuove strutture idonee, messe a disposizione da enti locali e da associani sociali. Dalla Provincia fanno sapere che la cifra potrebbe aumentare ulteriormente in base al numero e alla tipologia degli arrivi. Famiglie, singole persone, minori: «Tutti esclusivamente con lo status di rifugiati politici». «Cercheremo strutture per una distribuzione capillare. Nessuna palestra improvvisata nè campi all'aperto», aggiunge l'assessore comunale Maletti. A meno di correttivi dell'ultima ora, almeno 600 i profughi ospitati a Modena, secondo quel rapporto di mille immigrati ogni milione di abitanti annunciato dal ministro Maroni.

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