Occhi su Secchia e Panaro per la grande piena del Po

Per tutta la giornata di ieri è proseguito il monitoraggio da parte della Protezione Civile lungo gli argini del Secchia e del Panaro, in previsione dell'arrivo dell'ondata di piena legata alle abbondanti precipitazioni che ormai da tre giorni si sono abbattute su tutto il nord italia.

Il timore principale è che il Po non riesca a smaltire l'acqua caduta in abbondanza respingendo l'acqua in arrivo dagli affluenti. Per Modena ovviamente i timori riguardano sia il Secchia che il Panaro.

A ieri sera le notizie erano comunque positive: «Nessun problema su Secchia e Panaro rispetto alle piogge di questi giorni, - recitava il bollettino diffuso nel tardo pomeriggio dalla Provincia - ma la situazione dei fiumi rimane sotto controllo strumentale da parte della Protezione civile della Provincia di Modena con verifiche dei tecnici, anche notturne, nei punti considerati più critici. Il livello raggiunto dai due fiumi, comunque, rimane ampiamente al di sotto della soglia di allarme».

La piovosità non intensa ma diffusa e le previsioni di pioggia per i prossimi giorni richiedono, comunque, il mantenimento della fase di osservazione soprattutto in relazione al transito della piena del Po che potrebbe determinare difficoltà nei punti di affluenza di Secchia e Panaro con la possibilità, come si diceva, di esondazioni.

L'innalzamento pur modesto del livello idrico dei due fiumi, infatti, potrebbe determinare criticità nel caso l'acqua non possa defluire regolarmente nel Po. Una situazione che tuttavia permette ai responsabili della protezione civile di essere moderatamente tranquilli.

Diciamo che negli anni scorsi abbiamo vissuto momenti più critici e delicati, rispetto ad oggi. Ben diversamente sarebbero andate le cose - ad esempio .- se una situazione del genere si fosse verificata nel mese di dicembre o gennaio, dopo abbondanti nevicate seguite dall'innalzamento delle temperature. In questo caso lo scioglimento della neve dalla Pedemontana alla pianura da una parte e l'ondata di piena dall'altra costituirebbero la cornice ideale per una alluvione molto pericolosa soprattutto per i comuni del la Bassa.

Nel frattempo, la Protezione civile della Provincia ha comunque convocato per questa mattina un incontro con tutti i Comuni interessati per un aggiornamento sulle procedure da attivare in caso di rischio idraulico.

Quando si verificano situazioni di emergenza queste procedure consentono di coordinare gli interventi di centinaia di tecnici e volontari della Protezione civile.
E a proposito di riunioni, particolarmente importante sarà quella prevista per questa mattina in Regione a Bologna dove si ritroveranno tutti i responsabili delle varie province per cercare di mettere a punto il piano e le contromisure da attuare in occasione del passaggio dell'ondata di piena lungo il fiume Po.

Il Po che ieri sera alle 17 a Piacenza - come spiega l'agenzia per il Po - faceva registrare un livello «salito a 5,4 metri per effetto delle precipitazioni intense che hanno fatto scattare l'allerta per l'allagamento delle aree golenali non difese da argini con conseguenti danni alle attività agricole».

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