Emergenza freddo: a Modena un accordo operativo

Data: 14/11/2012
Fonte: Sassuolo 2000
Tag: emergenza freddo 

Contro l'emergenza freddo a Modena si attiva un accordo operativo tra 11 istituzioni, enti e associazioni che operano nel settore della prevenzione al disagio sociale. Per garantire l'attività del gruppo tecnico, già impegnato negli scorsi anni, questa mattina, mercoledì 14 novembre, nella sede del Palazzo Municipale è infatti stato siglato il protocollo, che ha l'obiettivo di tutelare la vita delle persone senza fissa dimora o senza un'adeguata collocazione in alloggio nel periodo invernale, durante il quale le temperature climatiche eccessivamente rigide possono arrecare gravi danni allo stato di salute.

Il protocollo, che avrà validità da giovedì 15 novembre fino al 31 marzo 2013, arriva dopo che già da diversi anni in città è attivo il progetto "Emergenza freddo". I destinatari sono tutti i cittadini, italiani e stranieri, che non hanno un'idonea collocazione dove passare la notte, con particolare riferimento a coloro che hanno patologie sanitarie già stabilizzate legate alla stagione rigida e che necessitano per la guarigione, non del ricovero ospedaliero, ma di un periodo di accoglienza temporanea presso una normale struttura socio-assistenziale. Gli obiettivi del protocollo sono quelli di fornire accoglienza residenziale temporanea per convalescenza, l'accoglienza straordinaria per situazioni di clima particolarmente rigido, il monitoraggio costante della situazione e del fenomeno in città.

"Per la prima volta a Modena, attraverso un protocollo operativo, si è deciso di formalizzare la collaborazione tra tutti i soggetti che negli anni scorsi hanno svolto queste azioni nella convinzione che a garantire l'efficacia dei risultati sia il consolidamento di una rete tra i diversi interlocutori pubblici e privati, e la definizione e condivisione delle azioni finalizzate a contrastare le situazioni di disagio sociale", spiega l'assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune di Modena Francesca Maletti. "Lo scorso anno le persone accolte sono state 47 e si teme che quest'anno, a causa del perdurare della situazione di crisi economica e dell'aumento della disoccupazione, le situazioni di disagio possano aumentare".
I firmatari sono l'assessorato alle Politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune di Modena, l'Azienda Usl attraverso l'attività del nuovo ospedale civile Sant'Agostino-Estense di Baggiovara, l'Azienda ospedaliera universitaria Policlinico, il Centro d'ascolto dell'Arcidiocesi di Modena e Nonantola, le associazioni Porta Aperta, Confraternita di misericordia, gruppo comunale Protezione civile, Croce Blu, Croce Rossa italiana, Agesci e Vivere sicuri.

ACCOGLIENZA PER CONVALESCENZA

L'ospitalità rivolta a persone con patologie sanitarie sarà fornita dalle associazioni Porta Aperta e Confraternita di Misericordia su segnalazione degli operatori comunali

L'accoglienza residenziale temporanea per convalescenza si attua presso la struttura gestita dall'associazione Porta Aperta per i maschi e presso quella di Confraternita di Misericordia per le femmine, che nel periodo invernale mettono a disposizione rispettivamente quattro e tre posti aggiuntivi rispetto a quelli previsti negli accordi e convenzioni in essere. In caso di necessità e per brevi periodi è prevista inoltre la collocazione in albergo o presso affittacamere.

Anche il centro d'ascolto della Caritas diocesana dell'Arcidiocesi di Modena e Nonantola potrà inserire presso la struttura d'accoglienza gestita dall'Associazione Porta Aperta, all'interno della disponibilità dei posti da loro convenzionati direttamente, utenza con queste caratteristiche e si impegna a collaborare con la rete dei servizi per la gestione delle situazioni particolarmente complesse.

Gli inserimenti avvengono tramite segnalazione degli operatori del Comune di Modena per tutte le situazioni con particolari fragilità sanitarie che necessitano di un luogo idoneo per la completa ripresa delle normali condizioni psico-fisiche. La condizione sanitaria, di norma, è certificata (con specificati i tempi di convalescenza) dai medici dei Pronti Soccorsi, che attivano i referenti dell'Amministrazione comunale. L'accoglienza non potrà avvenire direttamente su decisione delle strutture o ad accesso diretto, al contrario sarà sempre previsto un raccordo con i referenti del Comune per una valutazione congiunta della situazione. A tale scopo, un operatore del Comune sarà sempre reperibile telefonicamente dalle 8 alle 22 per segnalazioni e per la valutazione di inserimenti in emergenza dai pronti soccorsi.

L'accoglienza per i primi sette giorni è a carico delle associazioni, mentre il Centro stranieri o il Servizio sociale provvedono all'erogazione di contributi necessari a far fronte a bisogni urgenti ed importanti, come le spese per i farmaci. Nel caso sia necessario prolungare l'accoglienza il Comune si farà carico del rimborso spese, in base alle specifiche convenzioni e accordi in essere.

L'accesso ai Servizi pubblici per i cittadini italiani può avvenire tutti i giorni presso gli sportelli dei Poli sociali di residenza negli orari di apertura (tutte le mattine dalle 8.30 alle 12.30). Per i cittadini italiani non residenti, la prima accoglienza può avvenire o presso lo sportello cittadino del Polo 1, in piazza Redecocca, o presso gli sportelli del Centro d'Ascolto della Caritas diocesana, in via dei Servi. Per i cittadini stranieri residenti e non residenti sarà inoltre aperto al pubblico uno sportello presso il Centro stranieri del Comune di Modena, con orari da lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 12.30, dove gli operatori valuteranno un eventuale invio al servizio sociale di base. Dopo i primi colloqui e la raccolta della documentazione individuale, gli sportelli valuteranno la situazione e la necessità di procedere o meno alla collocazione temporanea in struttura, procedendo all'eventuale accompagnamento.

MONITORAGGIO COSTANTE DELLA CITTÀ

Le uscite serali saranno garantite in dicembre e gennaio e quando le temperature scenderanno sotto i 5 gradi dalle varie associazioni coordinate dalla Croce Blu

L'attività di monitoraggio costante, con uscite serali nei luoghi a maggiore frequenza dei senza fissa dimora durante i mesi di dicembre e gennaio (e per ogni sera in cui la temperatura scende sotto i 5 gradi), sarà garantita da volontari delle associazioni Croce Blu, gruppo comunale di Protezione civile, Croce Rossa Italiana, Agesci, Confraternita di Misericordia e Vivere sicuri e verrà coordinata da un referente della Croce Blu, che potrà comunque fare riferimento a un responsabile dell'Amministrazione in situazione di emergenza.

Le uscite, durante le quali verranno anche distribuiti generi di conforto come alimenti, bevande calde e coperte, si svolgeranno indicativamente dalle 22.30 a oltre la mezzanotte e riguarderanno prevalentemente le zone Stazione ferroviaria, San Cataldo, centro Storico e Novi Sad. Le associazioni concorderanno fra loro un calendario settimanale che assicurerà la copertura del servizio una sera fissa della settimana per ogni associazione, mentre il sabato sarà gestito a rotazione.

Le attività di monitoraggio consentiranno di conoscere la reale dimensione del fenomeno, di avere un quadro aggiornato dei bisogni e delle condizioni delle persone senza dimora e di stimare le potenziali richieste di accoglienza. Le uscite saranno anche un'occasione per allacciare rapporti e per valutare la possibilità di realizzare progetti di aiuto più a lungo termine per coloro che desiderano abbandonare la vita di strada e si impegnano fattivamente per il cambiamento.

Al termine di ogni uscita le associazioni compileranno infatti un report serale che sarà a disposizione di tutti i componenti del gruppo e sarà teso soprattutto a segnalare ulteriori nuove zone da monitorare.

Anche il centro d'ascolto della Caritas diocesana dell'Arcidiocesi di Modena e Nonantola si impegna a ricevere le persone in difficoltà, garantendo loro, in base alla valutazione della situazione, la distribuzione di sacchi a pelo o coperte e vestiti pesanti.

Anche le Associazioni Porta Aperta e Confraternita di Misericordia collaboreranno al monitoraggio complessivo del territorio fornendo ai referenti comunali ogni informazione utile. Porta Aperta, inoltre, metterà a disposizione anche l'attività dei medici dell'ambulatorio e provvederà alla distribuzione dei farmaci.
La Protezione civile si occuperà invece del ritiro e dello stoccaggio dei beni alimentari, messi a disposizione gratuitamente dalla grande distribuzione e dai discount.

ACCOGLIENZA STRAORDINARIA

L'intervento verrà attivato in situazioni di particolare gravità dovute al clima rigido. L'ospitalità avverrà all'interno di polisportive o parrocchie individuate dal Comune.

L'accoglienza straordinaria è un intervento emergenziale volto a garantire la sopravvivenza e si attiva in momenti della stagione invernale di particolare gravità, nel corso dei quali per la rigidità del clima, la presenza di forti nevicate o di temperature particolarmente rigide si renda necessario dare riparo a numeri più consistenti di persone che vivono in casolari abbandonati sul territorio o in luoghi non sufficientemente adeguati a garantire riparo.

L'utenza potrà essere ospitata in polisportive o parrocchie, luoghi individuati dall'Amministrazione e attivati come centri d'accoglienza temporanei con apposita ordinanza dell'assessorato alle Politiche sociali, sanitarie e abitative. La gestione dell'accoglienza, che è relativa alle sole ore notturne (21-7.30) e prevede pernottamento ed eventuale colazione, sarà coordinata dal gruppo comunale di Protezione civile, coadiuvato dai volontari delle altre associazioni.

Anche in questo caso l'inserimento di ospiti sarà disposto dall'assessorato alle Politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune. Gli ospiti dovranno raggiungere il centro d'accoglienza autonomamente (casi specifici di difficoltà di trasporto sanno valutati individualmente) e potranno essere accolti dalle 21 alle 22.30, fascia oraria in cui sarà garantita la presenza di un operatore comunale per monitorare gli ingressi.

Il presidio della struttura sarà garantito attraverso i volontari delle diverse associazioni aderenti, le associazioni garantiscono il presidio per quattro serate, qualora sia necessario prolungare l'accoglienza bisognerà valutare eventuali forze aggiuntive di volontari attraverso il coinvolgimento di altre associazioni, polisportive, parrocchie o singoli.

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