Pighi a Portobello: grazie agli oltre 70 volontari

"Esprimo un sentito ringraziamento agli oltre 70 volontari che offrono un contributo prezioso al funzionamento e alla gestione di Portobello. L'emporio sociale, a quasi un mese dall'apertura, risponde al bisogno di oltre un centinaio di famiglie, ma è necessario sostenerlo nel tempo: per questo invito le aziende e i cittadini che ne hanno la possibilità a effettuare delle donazioni".

Lo afferma il sindaco di Modena Giorgio Pighi, dopo che nel pomeriggio di venerdì 26 luglio, si è recato in visita al singolare supermercato di via Divisione Acqui, frutto di un progetto realizzato dal Centro servizi per il volontariato di Modena, che coordina una rete di enti del volontariato, partner delle istituzioni, delle imprese e dell'associazionismo, in stretta collaborazione con i Servizi sociali del Comune.

Il sindaco Pighi, impegnato all'estero in un'iniziativa istituzionale in occasione dell'inaugurazione, ha visitato la struttura accompagnato dall'assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti, dal presidente del Centro servizi al volontariato Angelo Morselli, dal coordinatore del progetto Luigi Zironi e dai rappresentanti di alcune delle associazioni che collaborano all'iniziativa.

Molti dei volontari, infatti, sono legati alle 23 associazioni direttamente coinvolte nel progetto, ma in alcuni casi si tratta di liberi cittadini che venuti a conoscenza dell'iniziativa hanno dato la propria disponibilità a contribuire alla gestione del servizio. "In alcuni casi l'attività prestata gratuitamente all'emporio è stata fondamentale per avvicinare persone che, pur essendo in stato di bisogno, non chiedevano aiuto", prosegue Pighi. "Hanno sentito il bisogno di dare prima di chiedere e attraverso il volontariato hanno scaricato il carico emotivo della necessità e hanno trovato il coraggio di manifestare le proprie difficoltà. Già molte famiglie ammesse all'emporio, inoltre, hanno dato disponibilità per fare attività di volontariato a Portobello o in una delle associazioni promotrici - aggiunge - e ciò dimostra che il progetto genera un circolo virtuoso di scambio di aiuti".

Tra i prodotti più "acquistati", attraverso il sistema a punti su cui si basa il supermercato, rientrano frutta e verdura fresche (provenienti da aziende agricole delle zone terremotate), latte e latticini donati da un'azienda del settore e olio. L'emporio offre anche libri e propone periodicamente prodotti non alimentari di uso comune come posate e contenitori portavivande.

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