Io non rischio: buone pratiche di Protezione civile

Data: 11/09/2014
Fonte: MeteoWeb

Torna nelle piazze italiane la campagna informativa sui rischi naturali che interessano il nostro Paese. Sabato 11 e domenica 12 ottobre oltre 2.000 volontari, appartenenti a organizzazioni nazionali, gruppi comunali e associazioni locali di protezione civile, allestiranno punti informativi "Io non rischio" in 150 piazze distribuite su quasi tutte le regioni italiane, per sensibilizzare i propri concittadini sui rischi che interessano il loro territorio.

La novita' di questa edizione e' che in alcune piazze, in via sperimentale, la campagna si arricchisce di un nuovo tema: il rischio alluvione, che si affianca cosi' al rischio sismico e al rischio maremoto gia' sperimentati negli anni passati. Nello spirito di "Io non rischio" il volontariato di Protezione Civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica si impegnano ancora una volta insieme per diffondere la cultura della prevenzione. I volontari e le volontarie, formati per sensibilizzare i propri concittadini nei territori dove operano quotidianamente, illustreranno cosa sapere e cosa fare prima, durante e dopo un'alluvione, un terremoto o un maremoto.

"Io non rischio" - campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione prima di tutto sul rischio sismico - e' promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. L'inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorita' di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Universita' della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.

L'iniziativa, come ogni anno, si realizzera' anche grazie al supporto delle istituzioni locali - Sindaci, strutture di protezione civile regionali, Anci e Upi.

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