Impiegati in attività di volontariato gli immigrati richiedenti protezione internazionale.

Data: 22/04/2015
Fonte: Modena 2000
Tag: immigrazione 

Questa mattina, presso la Prefettura di Modena, il Prefetto di Modena Michele di Bari, l’Assessora alle Politiche Sociali, Sanitarie e per l’integrazione del Comune di Modena Giuliana Urbelli ed i Presidenti dell’Associazione Servizi per il Volontariato di Modena e del Forum provinciale del terzo settore di Modena hanno sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato all’impiego in attività di volontariato degli immigrati richiedenti protezione internazionale trasferiti nella provincia di Modena nell’ambito delle operazioni umanitarie di accoglienza.

L’iniziativa nasce anche da una specifica direttiva del Ministero dell’Interno che ha sollecitato i Prefetti a promuovere simili sinergie con gli Enti territoriali e con i Sodalizi impegnati nel settore del volontariato, che in questa provincia sono raggruppati in una Associazione di riferimento, ed è orientata perseguire obiettivi diversificati.

In particolare, il coinvolgimento degli stranieri nello svolgimento di dette attività solidaristiche, avverrà in presenza di precise condizioni, tra cui la volontarietà, la finalità sociale, la copertura assicurativa, la adesione ad una associazione del settore  e la adeguata formazione.

L’apporto della loro opera in settori come la protezione civile, la manutenzione del verde pubblico, il mantenimento del decoro urbano, la pulizia ambientale ecc., presenta una efficace valenza di notevole importanza, sia allo scopo di trasmettere ad essi un senso di utilità verso la Comunità che li ospita, sia per favorire i rapporti con Enti Istituzioni e Cittadini, sia per migliorare marcatamente la capacità di integrazione di essi nel tessuto sociale.

Peraltro, ancor prima che tale progetto venisse formalizzato in un atto negoziale, già presso alcune Amministrazioni della provincia esperienze di tal genere erano state avviate con buoni risultati.

Con il protocollo siglato oggi, che, come espressamente previsto potrà essere esteso a tutti i territori dove sono ospitati i richiedenti asilo, sono state gettate le basi per una collaborazione attiva con gli Organismi che coordinano e raccolgono le singole Associazioni volontaristiche, il che consentirà agli stranieri di ampliare lo spettro delle proprie esperienze in settori diversificati, migliorando il rapporto con la realtà nella quale si trovano e costituendo anche un fattore indiretto di formazione in vista di possibili inserimenti lavorativi.

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