Fiumi ingrossati: la piena fa paura ma non causa danni

Allarme. Due ponti chiusi per precauzione.
Data: 05/12/2005
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MODENA (4 dic. 2005) - Allarme fiumi: dopo le abbondanti piogge notturne, ieri Modena ha vissuto ore di preoccupazione e paura. Alle precipitazioni in città si è aggiunto infatti anche un repentino scioglimento delle nevi in montagna, che ha innalzato notevolmente il livello dei corsi d?acqua. Un continuo monitoraggio sulle zone a rischio è stato effettuato fin dal mattino.
Il primo traguardo positivo lo si è registrato nel pomeriggio, quando la massima piena del Secchia ha superato Modena. Alle 19 i livelli più elevati sono arrivati nella Bassa. Il Secchia ha dato l?ultimo colpo di coda ieri sera passando per Novi e Cavezzo alle 22,30.
In seguito, se non giungeranno altre precipitazioni, il livello dovrebbe lentamente defluire, secondo quanto previsto dai tecnici e dagli esperti della Provincia, della Protezione Civile e dei vigili urbani.
«Non aspettiamoci che l?acqua discenda a livelli normali nel giro di breve tempo - afferma l?arch. Pier Giuseppe Mucci responsabile della Protezione Civile comunale-. Siamo infatti di fronte ad una piena non pericolosa, ma lenta nel suo cammino. L?importante comunque è che non arrivi altra pioggia».
Risvegliandosi, oggi Modena e provincia dovrebbero insomma poter trarre un sospiro di sollievo. Questo è quanto hanno auspicato gli esperti nel summit che si è tenuto ieri sera in prefettura, durante il quale sono state date disposizioni ai volontari (oltre un?ottantina) per il monitoraggio notturno. La piena di ieri ha costretto a chiudere Ponte Alto e Ponte dell?Uccellino, mentre sono rimasti aperti ponte Motta e ponte Pioppa. Sul da farsi a proposito di quello di Concordia si è rimandata la decisione alle ore notturne.
Il Panaro ha raggiunto il punto di massimo livello a San Felice ieri alle 17,30. Non si sono verificate esondazioni di rilievo. Ciò non toglie che si siano formati punti critici attorno alla città. In stradello Panaro una famiglia di anziani, abitante in una casa colonica circondata dall?acqua, non ha accettato di lasciare lo stabile ed ha preferito trascorrere una notte a rischio, pur di rimanere nelle proprie pareti domestiche.
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