Persone all’addiaccio, scattano gli aiuti

Da domani sino a marzo in azione di notte squadre di volontari per dare conforto ai bisognosi e assistenza ai malati

Monitoraggio costante della città con uscite serali nei luoghi più frequentati dai senza fissa dimora, peraltro già iniziata nelle scorse settimane; ospitalità a Porta Aperta, nelle parrocchie disponibili, oltre che in luoghi individuati dai servizi sociali nei casi in cui le condizioni di salute lo richiedano e un piano di accoglienza straordinaria se le temperature diventassero particolarmente rigide.

Sarà operativo da domani il progetto di accoglienza invernale per persone in difficoltà: rimarrà in vigore fino al 31 marzo. A gestirlo sono l'assessorato al Welfare del Comune, Ausl, Policlinico, Centro d'ascolto dell'Arcidiocesi e Nonantola, le associazioni Porta Aperta, Fratres Mutinae, il gruppo comunale Protezione civile, la Croce blu, la Croce rossa italiana, Avs Modena, Agesci e Vivere sicuri.

«L'obiettivo che ci eravamo posti con il nuovo piano di accoglienza invernale- spiega l'assessore al Welfare, Giuliana Urbelli- era di uscire dalla logica dell'emergenza per andare invece verso la creazione di una rete permanente, in cui giocassero un ruolo di primo piano, non solo il Comune, ma tutte le componenti del terzo settore coinvolte nell'assistenza. L'arrivo dei migranti ha fatto da primo banco di prova di questa rete che ha dimostrato di saper rispondere positivamente alle sollecitazioni».

Destinatari del piano di accoglienza sono tutti i cittadini, italiani e stranieri, che non sanno dove passare la notte, specie se malati e bisognosi quindi di stare al coperto, ma non in ospedale.

Quattro le linee di intervento del piano freddo: gli sportelli socio-assistenziali (per raccogliere segnalazioni e fornire informazioni), le uscite serali, l'assistenza a persone convalescenti, l'accoglienza nelle parrocchie e l'attivazione straordinaria di centri di accoglienza temporanei.

I volontari effettuano uscite serali indicativamente dalle 22 a oltre la mezzanotte prevalentemente nelle zone della stazione ferroviaria, di San Cataldo e in centro storico. Lo fanno a dicembre e gennaio e ogni sera in cui la temperatura scende sotto i cinque gradi, ma di fatto sono già in pista da un po’ per intercettare bisogni e situazioni d'emergenza soprattutto legate a flussi migratori.

Durante le uscite, che hanno lo scopo di a verificare le condizioni delle persone senza fissa dimora, i volontari distribuiscono generi di conforto come alimenti, bevande calde e coperte. L'accesso ai servizi socio-assistenziali avviene attraverso gli sportelli di accoglienza e raccolta delle segnalazioni. I cittadini residenti possono rivolgersi ai poli sociali di residenza tutte le mattine, tranne il martedì, dalle 8.30 Alle 13; lunedì e giovedì dalle 14.30 Alle 18. La prima accoglienza per i cittadini italiani non residenti avviene agli sportelli Caritas (via dei servi 13: lunedì e mercoledì 9-13; giovedì e venerdì su appuntamento al 059-212202). Infine, gli stranieri non residenti possono rivolgersi al centro stranieri del Comune, in viale Monte Kosica 56, dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 12.30.

Questo contenuto è stata visualizzata 654 volte