Autocisterna esplode in A1

Lento ritorno alla normalità
Data: 18/02/2005
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BOLOGNA (17 feb. 2005) - Sono state una notte di fuoco e una giornata difficile tra l'Autosole e la A14, alle porte di Bologna, per l'incendio di un'autocisterna carica di Gpl che dalle 23.30 di ieri ha richiesto circa nove ore di lavoro ai vigili del fuoco per avere definitivamente ragione delle fiamme, che si erano levate altissime subito dopo il tamponamento con un altro mezzo pesante carico di lamiere e un boato che si e' avvertito fino a 4 km di distanza.
Fortunatamente non sono gravi le conseguenze per i conducenti dei due mezzi pesanti, uno dei quali e' stato trasportato all'ospedale di Modena per ustioni e fratture.

Per molto tempo il nodo autostradale del capoluogo emiliano, punto nevralgico per i collegamenti tra Nord e Sud, è stato paralizzato in entrambe le direzioni, con uscite obbligatorie immediatamente istituite da Polstrada e societa' Autostrade per l'Italia e i conseguenti disagi sulla viabilita' ordinaria, in particolare la via Emilia e la Bazzanese.

Solo verso mezzogiorno la situazione e' gradualmente migliorata, anche se a rilento, con la riapertura dei tratti bloccati in precedenza per chi proveniva da Milano, da Firenze e da Ancona, mentre e' proseguita per tutta la giornata la chiusura dello svincolo A1-A14.
Questo per permettere le verifiche tecniche del cavalcavia sotto il quale si e' sviluppato l'incendio, e che e' rimasto danneggiato, cosi' come si e' liquefatto il manto stradale tutt'attorno alla botte in fiamme. Lo svincolo A1-A14 per chi da Modena e' diretto a Bologna Borgo Panigale è stato riaperto verso le 20,15.

Sensibili e serie le ripercussioni su tutta la rete autostradale attorno a Bologna e Modena (dove oggi erano in vigore le targhe alterne per lo smog), con code di chilometri su tutte le arterie che confluiscono al capoluogo.

Dopo l'incidente la societa' Autostrade ha diramato - anche tramite Isoradio Rai - bollettini in cui si indicavano tra l'altro i percorsi alternativi per chi era in viaggio e non era rimasto bloccato, mentre i vigili del fuoco hanno controllato per tutta la notte la combustione del gas che usciva dallo squarcio di circa un metro nell'autobotte, refrigerandola con potenti getti d'acqua (la cisterna - ha reso noto l'ingegner Demetrio Egidi, responsabile della Protezione Civile regionale - conteneva 40.000 litri di Gpl, cioe' circa 22 tonnellate).

Ad esplodere e' stata una nube di vapore, quella che in gergo tecnico si chiama 'flash over', cioe' la combustione improvvisa del Gpl fuoriuscito in forma liquida dalla cisterna e subito evaporato. Se questo processo fosse avvenuto in un ambiente chiuso avrebbe provocato effetti devastanti.

Solo alle 8.30 di stamani le squadre hanno avuto ragione dell'ultimo focolaio, poi la botte e' stata sottoposta a ripetuti lavaggi. A scopo precauzionale sono stati evacuati per alcune ore gli abitanti delle case piu' vicine, mentre le pattuglie della Stradale hanno aiutato gli automobilisti rimasti in coda a procedere contromano per uscire dall'ingorgo. Non si e' reso cosi' necessario l'intervento di quattro squadre di volontari della Protezione Civile, gia' pronti per assistere i conducenti durante la notte con bevande calde e coperte.

La 'semiesplosione' dell'autocisterna - come e' stata tecnicamente chiamata dai vigili del fuoco - ha riportato alla memoria il caos di poco meno di tre mesi fa, quando il traffico nel nodo bolognese rimase paralizzato per oltre 17 ore (dal pomeriggio del 22 novembre alla mattinata del 23) a causa di un tamponamento, ancora una volta con un'autocisterna piena di Gpl coinvolta, avvenuto nel tratto bolognese dell'A14 che corre parallelo alla tangenziale.
Ma gia' a maggio 2004 si era verificato un altro incidente di questo tipo.

''E' troppo'', ha commentato l'assessore regionale ai Trasporti, Alfredo Peri, che chiede normative urgenti ''piu' severe e sicure sui mezzi e per risolvere il problema dei tracciati e dei luoghi attraversati.

In attesa di provvedimenti strutturali, come minimo quando questi mezzi passano in luoghi cosi' congestionati e delicati come il nodo di Bologna vanno accompagnati''.
E mentre il Codacons vuole lo 'stop ai 'camion-bomba'', l'Asaps, l'associazione dei sostenitori della Polstrada, torna a chiedere al piu' presto la realizzazione di aree attrezzate per controlli in sicurezza, mentre segnala l'aumento nel 2004 degli incidenti che hanno coinvolto veicoli pesanti, soprattutto di quelli che trasportano merci pericolose.
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