Una task force di volontari in strada per aiutare

È già entrato in funzione il progetto di accoglienza invernale per persone in difficoltà. Destinatari sono i cittadini, italiani e stranieri, che non hanno un’idonea collocazione, con particolare attenzione a quanti hanno patologie. Quattro le aree di lavoro su cui si articola il progetto attivato da Comune e Ausl insieme a Arcidiocesi e associazioni. Si parte dal monitoraggio attraverso le uscite serali e l'accesso agli sportelli dei servizi socio-assistenziali volti a raccogliere segnalazioni e fornire informazioni. Poi c’è l’accoglienza notturna per persone con fragilità sanitarie, in strutture socio assistenziali e nelle parrocchie disponibili. Ma non è semplice: chi ha dipendenze dall’alcol e vive in strada, nonostante gli venga trovata una sistemazione dove possa passare la notte, “resiste” solo qualche giorno. Il richiamo dell’alcol o di altre sostanze lo rimandano in strada. Ogni sera, ormai da novembre, c’è in giro un’auto con tre, quattro volontari che arrivano dal grande serbatoio messo a disposizione da Croce Rossa, Protezione civile, Croce blu, Vivere sicuri e Unità di strada, che fanno la “ronda” dell’assistenza, con coperte, bevande calde, cibo e quant’altro. Uno staff di decine e decine di volontari che assicura l’assistenza. Sul fronte accoglienza, fa sapere il Comune, da segnalare una quindicina di insediamenti a Parto Aperta mentre sono aumentati da 8 a 12 i posti al centro per tossicodipendenti senza fissa dimora. Ma chi sono quelli della notte? Spesso vecchie

conoscenze, ovvero tossicodipendenti in cura al Sert, metà di Modena e metà che vengono da fuori perchè in città c’è il loro giro di droga, e anche senzatetto storici, come quella signora anziana che dorme dentro alla macchinetta delle fotografie nella zona del vecchio palasport.