Esercitazione anti Sarin

Un successo le prove per contenere un emergenza da terrorismo
Data: 20/09/2004
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MODENA (20 set. 2004) - Ore 9e19 allarme rosso. Il palasport di via Divisione Acqui è stato oggetto di un attacco terroristico con armi non convenzionali. Alcuni terroristi hanno lanciato, nel mezzo di una partita di pallavolo, un gas militare. Potrebbe trattarsi di SARIN.

Per nostra fortuna è pura finzione. Di vero c?è soltanto la macchina dei soccorsi che si è messa in moto per sperimentare sul campo un piano di difesa civile. Obiettivo, testare i tempi d?intervento dall?arrivo della prima telefonata di soccorso al 118 sino al trasporto dei pazienti in ospedale.

Piani di questo genere sono stati già provati nelle metropolitane di Roma e Genova, al porto di Venezia e ad Aviano, all?interno di un supermercato frequentato da americani.

All?operazione hanno partecipato tutte le forze dell?ordine dai carabinieri alla protezione civile, dalla guardi di finanza ai vigili urbani. Ognuno con un compito ben preciso. Primi ad arrivare sul posto i vigili del fuoco che, dopo aver montato le tende per la decontaminazione, sono entrati nel palasport indossando le tute scafandrate, a tenuta di gas. Nel frattempo all?esterno veniva realizzato un cordone sanitario entro il quale non era possibile entrare.

Tecnici dell?arpa, della usl hanno invece avuto il compito identificare la sostanza utilizzata, per adeguare le contromisure da adottare.

Il sarin, come la maggior parte dei gas militari, è un gas a bassa volatilità che sviluppa vapori che si attaccano all?epidermide. Agisce sul sistema nervoso e a seconda delle concentrazioni assorbite può portare ad un blocco respiratorio o ad un arresto cardiaco. Quindi i pazienti soccorsi sono stati immediatamente decontaminati, sotto le docce da campo, con una soluzione a base di acqua ed ipoclorito di sodio, poi trasportati all?ospedale.
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