Caronia, il mistero continua

Saranno le centraline di monitoraggio della Protezione Civile a tentare di chiarire perché - dopo gli incendi inspiegabili - il "diavolo" (o chi per lui) è tornato a divertirsi: non gioca più con il fuoco, ma fa impazzire le chiusure centralizzate delle auto e i telefoni cellulari. Troppo fragili le cinclusioni del mese scorso sul fenomeno elettostatico. E da Messina si precipita anche il prefetto.
Data: 18/03/2004
Fonte: Panorama
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E c'è chi torna a parlare del Diavolo. E chi rivendica: "era meglio portare a Canneto una squadra di agguerriti esorcisti: questa è opera del maligno".
Insomma, il mistero degli incendi spontanei a Caronia ricomincia. O, forse, non ha mai smesso.

Era stato "liquidato", solo un mese fa, come un "banale fenomeno naturale".
A normalizzare la situazione, dopo circa 20 giorni di fenomeni strani - a cavallo della fine di gennaio e l'inizio di febbraio - era stata la Protezione Civile siciliana, che aveva sentenziato: le cause che hanno scatenato le fiamme su tv, elettrodomestici e contatori Enel "sono esclusivamente da imputare, con un ragionevole grado di certezza, a fenomeni naturali di tipo elettrostatico".
Niente di più spiegabile che con i principi base dell'elettrotecnica secondo l'Ing. Tullio Martella che spiegava come "in base a una modellizzazione del nucleo terrestre, avvalorata da studiosi specialisti del Cnr e definita "a riccio", una grande quantità di energia geotermica è capace di risalire verso la superficie terrestre attraverso vie preferenziali che culminano in punte".

Da ieri, a distanza di due mesi dai primi inspiegabili incendi, Canneto è tornato sotto i riflettori della cronaca e il copione si è ripetuto consueto.
Non arrendendosi alle voci di popolo e alle credenze della gente del posto, i tecnici della Protezione Civile e i vigili del fuoco aspettano che siano le centraline di monitoraggio, istallatein ogni casa ormai disabitata da due mesi, a tentare di chiarire perché, dopo 45 giorni di quiete sul lungomare di Canneto il "qualcuno" (il diavolo o chi per lui) è tornato a divertirsi: non gioca più con il fuoco, ma fa impazzire le chiusure centralizzate delle auto e i telefoni cellulari, le prime improvvisamente animandosi, i secondi squillando a vuoto, o scaricandosi senza un perché.

Qualcosa di strano, e non più un banale fenomeno elettromagnetico, da due mesi sta dunque succedendo a Caronia. E la "gravità" della situazione è testimoniata anche dal precipitarsi, da Messina, del prefetto: il rappresentante del governo è giunto nella provincia con il compito di tranquillizzare i cittadini sull'impegno dell'amministrazione a fare luce sul mistero, accompagnandoli in una veloce passeggiata dentro le proprie case, sequestrate dal pm, oltre la zona transennata.
Per loro, ha assicurato il prefetto, sono già pronti gli alloggi in appartamento.
"Non abbiamo idea delle cause", dice Stefano Scammacca che ha deciso il presidio dell'area 24 ore su 24.
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