L'Appennino tinto di rosa

Suggestivi scenari provocati da una singolare nevicata
Data: 22/02/2004
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PARMA (22 feb. 2004) - Il servizio protezione civile della Regione ha inviato un nuovo avviso di condizioni meteo avverse, prevedendo pioggia fino a questa mattina. Inoltre, l'innalzamento delle temperature potrebbe favorire lo scioglimento del manto nevoso e comportare significativi aumenti dei livelli dei corsi d'acqua. Di conseguenza il Prefetto di Parma ha allertato i sindaci e tutte le strutture di protezione civile affinché mettano in atto «tutte le misure necessarie alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità».
Nel frattempo, la giornata di ieri è stata caratterizzata da un evento assi insolito. L'antico fenomeno delle «precipitazioni colorate» si è verificato in maniera consistente ieri mattina in tutto il nostro Appennino e buona parte delle Regione. Il paesaggio era caratterizzato da fitta nebbia con deboli precipitazioni d'acqua e nevischio. Quasi improvvisamente lo strato di nebbia si è fatto sempre più chiaro come un precoce spuntare del giorno e assumendo un colore che andava dal giallo-paglierino al rosa intenso, a seconda dell'esposizione. Il fenomeno è stato notato anche in pianura.

Sono state pienamente confermate le previsioni dell'Osservatorio Geofisico di Modena il quale, proprio per la giornata di ieri aveva previsto il fenomeno interessante del «cielo reso giallo» dal carico di sabbia proveniente dal Sahara Algerino. Di conseguenza, la neve del nostro Appennino e di una vastissima zona si presentava dorata o rosata.

A Tizzano, è bastata un'ora dalle sette alle otto del mattino per colorare di rosa tutto il territorio tizzanese, dalla cima del Monte Caio, a Capoponte e Lagrimone. La precipitazione colorata ha raggiunto lo spessore di circa tre centimetri, suscitando stupore, ma anche allegria, perché forse non c'era di meglio per colorare il sabato grasso, partito all'insegna di contenute manifestazioni carnevalesche, e che sembrava avere messo la sordina dato il perdurare del maltempo.

A Schia poi è andata anche peggio, perché alla neve rosa si è aggiunto un improvviso innalzamento di temperatura che ha reso fragile lo strato superficiale della neve. Soltanto a metà mattinata hanno ripreso a funzionare gli impianti, con la superficie decorata in rosa.

Anche a Borgotaro il fenomeno ha destato viva impressione tra gli abitanti che hanno ricordato anche che quando si parla di un evento impossibile si usa l'espressione: «succederà quando cadrà la neve rossa». Ieri è successo realmente.

Pare che soltanto nel lontano 1945, si fosse verificato un caso analogo.

La breve nevicata delle prime ore del giorno ha interessato l'intera fascia collinare e montana delle valli del Baganza, Taro e Ceno, spingendosi fino a quella dello Stirone, ricoprendo con uno strato sottile ma molto evidente la più abbondante e consueta neve caduta nei giorni scorsi. Nel pomeriggio, è arrivata la assai più comune «pioggia rosa».
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