Pioggia: ora è emergenza

Protezione civile, in Liguria bambini a casa. Allarme piene.
Data: 01/12/2003
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ROMA (1 dic. 2003) - L'emergenza si chiama pioggia. Tre giorni di pioggia ininterrotta nella regioni del nord ovest, che potrebbero anche provocare straripamenti e piene. Per questo la protezione civile da giorni monitora la situazione ed è pronta a intervenire con un piano di emergenza che scatterà immediatamente, se necessario.
«Nessun allarmismo, per carità - spiega Bernardo de Bernardinis, responsabile previsione e prevenzione del Dipartimento della Protezione civile - i cittadini devono fare la loro vita normale, ma con un po' più di attenzione alle segnalazioni della protezione civile». La novità sta nel fatto che «per la prima volta quest'anno», spiega, ci si trova di fronte a una perturbazione «di lungo periodo», e non agli acquazzoni intensi ma brevi e localizzati che hanno caratterizzato le ultime piogge. La prima regione a essere colpita sarà la Liguria: i genitori della Bassa Val Bisagno e della Val Varenna sono stati invitati a non mandare a scuola i bambini. Poi, a seguire Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia. Saranno queste le zone maggiormente interessate, anche se l'allerta meteo della Protezione civile si estende fino a Emilia Romagna e Toscana, anch'esse interessate da forti piogge.

Ma perché i fiumi sono a rischio piena? «Ci sarà un abbassamento delle temperature che porterà anche a nevicate in bassa quota. Poi un improvviso rialzo dello zero termico sposterà la neve dai 1.500 metri fino a 2.500, lasciando il posto alla pioggia». La neve dunque si scioglierà sotto i colpi della forte pioggia e la massa d'acqua sarà notevole.

Non solo: la perturbazione sarà «diffusa e prolungata nel tempo e interesserà i medi e grandi bacini», spostandosi dalla Liguria verso la Lombardia per poi tornare sui suoi passi. E il rischio, spiega De Bernardinis, «è l'esondazione di fiumi significativi», come il Tanaro e il Sesia. «La situazione è sotto osservazione - assicura De Bernardinis - e ben controllata, il sistema è attivo e, se la situazione dovesse aggravarsi, siamo pronti a far scattare tutti gli elementi di salvaguardia, informazione della popolazione e mettere in campo i mezzi di emergenza».
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