«La piena stava arrivando ma nessuno mi ha avvertito»

Data: 10/11/2003
Tag:
L'acqua del fiume gli ha lambito il cortile di casa. Ermanno Guerzoni, pensionato di 75 anni che abita a Modena in stradello Panaro, alla confluenza col torrente Tiepido, per l'ennesima volta sabato ha vissuto i brividi di chi rischia l'alluvione. Nel 1994 nel giro di 3 mesi si è visto portar via 2 volte i mobili e le suppellettili dalla piena. Anche stavolta ha rischiato grosso: «La vita in golena ? racconta ? è un continuo pericolo, ma mi ci sono abituato. A rammaricarmi e a indispettirmi è la mancanza di coordinamento e di informazione. Una trentina di anni fa, in caso di piena, passava un addetto in bicicletta che ci avvisava con anticipo sull'andamento del livello a Samone e Spilamberto. Ora nessuno dice nulla. Sabato pomeriggio mi sono reso conto da solo che l'acqua cresceva pericolosamente. Ho chiamato la prefettura, che mi ha dirottato sui vigili urbani, che a loro volta non mi hanno risposto. I vigili del fuoco mi hanno detto che il loro compito è solo di intervenire in caso di allagamento. Finalmente un carabiniere ha telefonato alla protezione civile e, a mezzanotte, un addetto è andato a visionare la cassa di espansione e mi ha portato notizie. Così ho capito che, sia pure per poco, questa volta la mia casa non sarebbe andata sotto. Possibile che nessuno si ricordi che qui in golena vivono due famiglie? Chiediamo solo di sapere come vanno le cose a monte, per poter spostare in tempo mobili e utensili. Basterebbe una telefonata». Ermanno Guerzoni in stradello Panaro ha vissuto fin da ragazzo. All'epoca del rifacimento degli argini si è trasferito in città, dove 13 anni fa è stato sfrattato e ha dovuto ritornare nella casa sul fiume, a tu per tu con i rischi stagionali delle alluvioni.
Questo contenuto è stata visualizzata 618 volte