Il maltempo ora dà una tregua

Sole sulle Dolomiti, a Modena rientra l'allarme-piena
Data: 10/11/2003
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ROMA (10 nov. 2003) - Dopo 24 ore di vento, pioggia e neve ieri il sole è tornato il sole in Valtellina. Il limite delle nevicate è stato a 1.200 metri e sulle Alpi Orobie e Retiche il manto di neve fresca ha raggiunto il mezzo metro d'altezza. Alcuni passi (Bernina, Spluga e Foscagno) sono transitabili soltanto con catene montate, mentre i passi Mortirolo, Gavia, San Marco, Forcola e Santa Mari, sono stati chiusi per neve come pure lo Stelvio, dove si è svolto lo "Snow festival", kermesse di fine stagione sulle nevi del ghiacciaio con la presenza di diversi vip dello spettacolo e dello sport. La strada che da Bormio conduce al Passo dello Stelvio è stata riaperta per alcune ore per consentire agli ospiti di fare ritorno a casa, ma da oggi sarà di nuovo chiusa per la pausa invernale. Riaprirà il 31 maggio, data d'avvio della stagione per lo sci estivo.

Intanto gli operatori turistici di Valtellina e Valchiavenna, dopo le abbondanti nevicate delle ultime ore, che vanno a sommarsi a quelle della settimana scorsa, stanno valutando la possibilità di aprire in anticipo, il prossimo week end, gli impianti di risalita sulle piste già innevate. L'inizio della stagione invernale, infatti, di solito coincide con il ponte di Sant'Ambrogio. Anche in Veneto, dopo le abbondanti nevicate di sabato con punte comprese tra i 40 centimetri a fondo valle e il metro in quota, è tornato il sole e la temperatura è leggermente al di sopra delle medie stagionali, con 6-7 gradi a 1.500 metri nell'area prealpina e 4-5 gradi sulle Dolomiti. Le nevicate hanno favorito gli amanti dello sci che hanno colto l'occasione delle prime aperture stagionali degli impianti, sul Passo Falzarego. Nell'area cortinese, secondo le prime stime, sono scesi tra i 40 e i 60 centimetri di neve, e i residenti indicano che bisogna risalire alla fine degli anni '40, in particolare al '49, per registrare una nevicata così abbondante nella prima decade di novembre. Diversi anche gli interventi dei vigili del fuoco, proseguiti fino a tarda serata, e nel Cadore è stata registrata una momentanea interruzione dell'energia elettrica in seguito alla caduta di alberi sulle linee elettriche.

Tempo soleggiato ma con nubi sparse anche in pianura Secondo le previoni, oggi la giornata dovrebbe essere all'insegna del bello, con possibili foschie locali.

Tira un sospiro di sollievo Modena dopo che le piene dei fiumi Secchia e Panaro per buona parte della notte avevano tenuto in apprensione gli operatori della Protezione civile. Il Panaro ha raggiunto al ponte di Navicello, alle porte di Modena, il livello di 8 metri e 50 centimetri, superando di un metro il livello di guardia. Una casa situata in un terreno alle porte della città è stata lambita dalle acque e i residenti hanno vissuto ore d'ansia fino a quando l'allarme è rientrato. Il ponte di Navicello, fra Modena e Nonantola, è rimasto sempre percorribile. La piena del Panaro sta procedendo lentamente verso la Bassa modenese, e interessa i Comuni di Camposanto e Finale Emilia. Anche il Secchia ha raggiunto livelli elevati (7,30 metri alle 3.30 di notte, contro un livello di guardia di 6 metri), ma la piena è passata senza danni.
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