Un robot antidisastri controllato via satellite

Con la flessuosa forma che assomiglia ad un serpente, il dispositivo può introdursi in zone dove altri mezzi non riuscirebbero a penetrare.
Data: 09/05/2003
Fonte: Newton
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Un robot a forma di serpente, che possa "strisciare" attraverso detriti o macerie alla ricerca di sopravvissuti ad un terremoto o altre calamità, controllato da un sito remoto attraverso un collegamento via satellite.
E' un progetto al quale sta lavorando il ricercatore giapponese Kazuya Yoshida direttore del laboratorio di robotica spaziale della Tohoku University.
Per l'esperimento sarà utilizzato ETS8, un robot capace di muoversi autonomamente, di identificare gli ostacoli e di scegliere i suoi percorsi sulla base delle informazioni che gli provengono dagli strumenti di bordo (riprese video dalle proprie telecamere, informazioni dal proprio GPS) ed il satellite geostazionario Engineering Test Satellite 8 (ETS-8), che sarà messo in orbita nel 2004 con un razzo vettore nipponico H2-A. L'esperimento consiste nel controllare via satellite il robot, originalmente concepito come automa per esplorazioni di altri pianeti.
Il robot è equipaggiato con una antenna che gli permette di comunicare ad alta velocità, ma dispone anche di una ampia autonomia operativa anche in caso di guasto temporaneo alla sua stazione di controllo.
Applicazioni sono soprattutto previste nell'identificazione di sepolti tra macerie, esplorazioni in prossimità di vulcani, azioni in zone dove le telecomunicazioni via terra sono difficoltose, interventi in aree contaminate o minate.
Gli esperimenti dureranno tre anni durante i quali il prof. Yoshida spera anche di poter dotare il robot di un braccio capace di rimuovere gli ostacoli non aggirabili.
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