Nuova base operativa per la Protezione Civile

MODENA (2 luglio 2008) - Inaugura a settembre il centro unificato della protezione civile provinciale di Marzaglia. E in vista dell'avvio dell'attività, il Consiglio provinciale di Modena ha approvato all'unanimità il regolamento di gestione della struttura destinata a diventare la sede operativa per affrontare le emergenze su tutto il territorio. Il centro, infatti, ospita gli uffici della protezione civile provinciale, del Comune di Modena e della Consulta del volontariato di protezione civile che riunisce tutte le associazioni impegnate nelle attività di emergenza.
Negli edifici colonici ristrutturati in via Pomposiana 325, sono stati allestiti una centrale operativa per la gestione delle emergenze, dotata di sala radio, strumentazione di monitoraggio in tempo reale delle piogge e dei livelli dei fiumi e un sistema informatico con le banche dati sulle caratteristiche del territorio e delle aree a rischio. Previsti anche un deposito mezzi e attrezzature, vasto oltre duemila metri quadrati, e una superficie attrezzata di oltre tremila metri quadrati per ospitare un campo di emergenza. Intorno un'area verde di circa diecimila metri che consentirà di programmare periodiche
attività formative ed esercitazioni.

«Il centro — ha sottolineato Alberto Caldana, Assessore provinciale all'Ambiente — permette di migliorare il coordinamento tra tutti i soggetti interessati e la gestione delle risorse mane e delle attrezzature rendendo ancor a più efficaci e tempestivi gli interventi . L 'area è adatta a questo scopo essendo vicina a un aeroporto e ai principali assi viari».
Per realizzare l'opere, compresa la ristrutturazione dei fabbricati, sono stati spesi oltre tre milioni di euro, finanziati in parte dalla Provincia (oltre un milione e 250 mila euro) e in parte dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena che ha messo a disposizione un milione e 800 mila euro; la Regione ha contribuito con 155mila euro, mentre il Comune di Modena ha messo a disposizione l'area.
Previsti un comitato di gestione del centro, composto dagli Assessori all'Ambiente della Provincia e del Comune di Modena e dal presidente della Consulta, e un direttore che sovrintenderà tutte le attività. La custodia e la sorveglianza saranno garantite 24 ore su 24 mentre le spese di gestione saranno suddivise tra Provincia e Comune.

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